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Il presidente della Regione Calabria ha presentato il Piano Sanitario che riguarda “un piano già approvato dalla precedente Giunta in data 17.12.09 e che per due volte è andato in Aula. Oggi paghiamo i ritardi e il totale immobilismo della precedente amministrazione.”
Chiari anche i riferimenti al debito sanitario ipotizzando la data del 15 ottobre “entro la quale arriveremo, finalmente, ad un’individuazione certa della mole del debito del comparto sanitario calabrese” .
“In Calabria la sanità pubblica arriva a pagare anche 624 euro per un posto letto a fronte dei 180 che dovrebbe costare” .- ha aggiunto Giuseppe Scopelliti-
“24 gli ospedali che subiranno un intervento programmato. Tra pubblico e privato abbiamo oltre 60 ospedali per 2 milioni di abitanti, fuori da ogni parametro nazionale. – ha dichiarato Scopelliti -La delibera del 16 febbraio 2010 aveva già individuato i primi 5 ospedali sui quali intervenire: Mormanno, S.Marco Argentano, Chiaravalle, Soriano, Oppido mamertina”.
“Bisogna intervenire subito nel settore che riguarda i mezzi di autoambulanze ed elisoccorso, ma anche la certezza del sapere in quale ospedale andare – ha aggiunto il governatore – perchè questo è pronto per accogliere il paziente. Sull’elisoccorso intendiamo investire molto”.
“Interverremo sulle risorse del personale che sarà ridotto di 1427 unità nel triennio e, sul piano delle strutture ospedaliere, passeremo da 7600 a 6400 posti letto. – ha dichiarato Scopelliti – Avremo 3 ospedali hub, 8 ospedali spoke (i due della Calabria del Nord faranno capo a Rossano-Corigliano e Cetraro-Paola) e 14 ospedali generali. chiuderemo ospedali, li riconvertiremo. In quest’ottica creeremo anche specializzazioni nuove, come il centro regionale per la SLA”.
Molti gli ospedali che saranno riconvertiti anche nel reggino “e cioè Palmi, Taurianova e Siderno”.
“A proposito della diagnostica – ha concluso Scopelliti – intendiamo ridurre le attese nelle strutture pubbliche da sei mesi ad un mese di media. Il tutto sarà fatto con attività di ottimizzazione delle risorse umane, intervenendo sui turni e su una razionalizzazione generale” .
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