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L’emergenza rifiuti in Calabria non è mai finita. Lo sappiamo bene tutti e, adesso, a ridosso delle elezioni regionali del 23 novembre lo vediamo in ogni angolo di strada. Su tutti i muri siamo pieni di rifiuti da conferire in discarica, una volta per tutte!
Centrodestra, Alleanza popolare e Centrosinistra sembrerebbero delle coalizioni impegnate in questa competizione elettorale per la guida della Regione ma in realtà sono diverse facce della stessa medaglia. Un giorno sono amici, il giorno dopo si mostrano nemici e fanno finta di essere divisi. L’unico dato certo è che i calabresi hanno l’occasione di gettarli nell’indifferenziata e chiudere una volta per tutte il coperchio del cassonetto della malapolitica, quella che ci ha sommerso di spazzatura e ha riempito le istituzioni locali di incompetenti e clientelismo, a tutti i livelli. E’ vero, le discariche sono stracolme, è rimasto giusto lo spazio per ficcarci dentro la crema della vecchia politica locale per poi iniziare un futuro diverso fatto di differenziata porta a porta, di riciclo sistematico; di un ambiente sano in cui non ci sarà più spazio per montagne di spazzatura in mezzo alle nostre strade… o sui muri delle nostre città ad ogni tornata elettorale.
All’interno di questi bidoni di indifferenziata ci sono tutti i partiti tradizionali e i loro candidati dalle belle facce sorridenti. Al loro interno, infatti, c’è di tutto. Dai politici di professione, da tempi immemori alla Regione, fino agli “impresentabili”, agli “amministratori locali rampanti” e ai “trasformisti” passando per altre simili categorie.
Personalmente, e come me tutto il movimento, le uniche discariche che voglio tenere ancora aperte sono quelle dove nascondere per sempre tutto questo immondezzaio. Una volta superato il 23 novembre sarà la strategia “Rifiuti zero” a prevalere e a far diventare la nostra regione davvero un’area geografica virtuosa in tutta l’Europa.
In estrema sintesi, la strategia “Rifiuti zero” consisterà nel mettere in pratica le seguenti azioni:
1 – Rieducazione della cittadinanza
2 – Riduzione rifiuti
3 – Riutilizzo dell’utilizzabile
4 – Raccolta differenziata
5 – Riciclo (anche creando i presupposti per attirare aziende che producono beni ad alte % di materiali riciclati)
6 – Reddito da differenziazione, cioè chi differenzia di più paga meno tasse
7 – Istituiremo una piattaforma informatica che chiameremo “Decoro urbano” attraverso la quale i cittadini potranno segnalare i siti inquinati
8 – Istituiremo un premio per i comuni che raggiungeranno l’obiettivo “rifiuti zero”
Quello che serve davvero è una politica che non sia spazzatura di professione ma che sia fatta con passione e onestà.
Il 23 novembre può essere il primo passo per iniziare ad avere “Rifiuti zero” in Calabria. Per le strade, ma anche nei palazzi della politica. Non lasciamoci sfuggire questa occasione!
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