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L’Assessore regionale al Lavoro Federica Roccisano ha partecipato, venerdì 4 settembre 2015, ad un incontro con gli Assessori con delega al Lavoro delle Regioni del Sud, Agenzia Giovani, Italia Lavoro, CISME ed i rappresentanti dei Comuni di Reggio Calabria e Messina al fine di organizzare il “Salone per l’orientamento per il Mezzogiorno“.
“In un momento di forte difficoltà per il Mezzogiorno – ha affermato Roccisano – credo sia opportuno avviare un lavoro condiviso per un Piano Integrato di Sviluppo che veda il coinvolgimento di tutte le Regioni del Sud al fine di stimolare l’offerta di lavoro e fermare il nuovo fenomeno dell’emigrazione che sta colpendo le nostre Regioni. Solo con la creazione di opportunità, infatti, riusciremo a non disperdere la più grande ricchezza di cui disponiamo: le competenze e le intelligenze dei giovani, degli uomini e delle donne del Sud.
Per fare questo – continua l’Assessore – occorre attivare politiche attive che sappiano far incrociare le esigenze delle imprese e dei lavoratori anche attraverso una professionalizzazione del capitale umano ed una continua formazione in grado di rendere i lavoratori competitivi anche dal lato della domanda. Le politiche che intendiamo mettere in pratica sono, infatti, destinate ad una razionalizzazione e ad una maggiore efficienza del ruolo che le Regioni, le Agenzie, gli enti strumentali devono compiere per accompagnare i giovani verso nuove esperienze lavorative, per questo abbiamo deciso di dare un ruolo importante alla mobilità interregionale e internazionale, con l’obiettivo non di disperdere i nostri giovani ma di dare loro una formazione il più completa possibile e, parallelamente, investire per consentire loro di rientrare nella loro regione e applicare gli insegnamenti appresi.
Il “Piano per lo Sviluppo” – conclude Roccisano – si deve inquadrare, infatti, nell’ambito di una più generale riorganizzazione delle politiche per l’orientamento sull’esempio della sperimentazione già avviata in alcuni Paesi europei, che sta dando risultati molto positivi. Solo con un lavoro coordinato tra le Regioni meridionali, il Sud può creare un mercato del lavoro capace di rispondere alle sollecitazioni continue e repentine del contesto economico ed offrire opportunità di lavoro capaci di interrompere il flusso migratorio sopra descritto“.
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