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Con riferimento alla nota, a firma del Presidente Ferrovie della Calabria Srl, nella quale si paventa la possibile chiusura della società a seguito di un provvedimento approvato dalla Giunta regionale, si sottolinea come tale norma, rientri in un più ampio deliberato contenente disposizioni relative all’assestamento di bilancio 2010 nonché un apposito disegno di legge, condiviso da tutti i consiglieri di maggioranza, di razionalizzazione della spesa che sarà sottoposto all’approvazione del Consiglio Regionale. La norma, il cui contenuto è stato preventivamente comunicato al management della società, prevede l’abrogazione dell’ art. 9 del collegato approvato con legge regionale n. 8/2010 che aveva l’obiettivo di assicurare a Ferrovie della Calabria una anticipazione di 2,5 milioni di euro annui (valore complessivo 37,50 milioni in 15 anni) a valere su risorse statali di cui all’ Accordo di Programma dell’11 febbraio 2000. Dal 2000 ad oggi risultano trasferiti dal ministero dei trasporti alla Regione solo 1,6 milioni Euro a fronte dei 37.5 previsti sui quali, pare vi siano alcuni elementi di incertezza dovuti sia alla reale disponibilità di cassa nonché ai possibili ulteriori tagli previsti dalla Legge finanziaria attualmente in discussione al Senato. Tale quadro evidenzia elementi che sono incompatibili con l’azione politica che intende portare avanti il Governo del presidente Scopelliti.
Nell’attuale momento di crisi economico finanziaria che sta vivendo la nostra regione si deciso di intervenire con proposte di legge finalizzate alla razionalizzazione dell’uso delle risorse anche nella gestione delle realtà strumentali allo sviluppo della Regione. La nuova stagione politica alla quale si intende dare vita richiede interventi radicali di natura più ampia che, nel caso delle Ferrovie della Calabria, preveda la completa applicazione dell’accordo di programma e la ridefinizione del rapporto con il governo nazionale. Se oggi Ferrovie della Calabria, per tramite della Regione, vantano un elevato credito dal governo, bisogna porsi come obiettivo anche il superamento dell’inerzia istituzionale a causa della quale si è venuta a creare tale situazione. Le erogazioni tampone non sono, quindi, in linea con tale impostazione in quanto non rappresentano una soluzione concreta al problema bensì un mero aggravio delle casse regionali. Una gestione sana delle risorse obbliga ad un utilizzo delle stesse che sia mirato solo ed esclusivamente al rilancio del settore che abbia come obiettivo principale il miglioramento dei servizi di trasporto per il cittadino.
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