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Riceviamo e pubblichiamo da Laura Ferrara Portavoce Movimento Cinque Stelle al Parlamento europeo
“Continua il monitoraggio della Commissione Europea sulla situazione calabrese inerente ai rifiuti, in particolare, come conferma un’ulteriore risposta alla petizione presentata due anni fa dal Meetup di Cosenza, l’ultima la Commissione l’aveva inviata a febbraio, c’è l’intenzione di rimanere vigile sul nuovo piano di gestione dei rifiuti ancora in elaborazione. Monitorate anche le discariche illegali che dovranno essere bonificate.
Con la petizione inviata a Bruxelles, della quale fui firmataria da semplice cittadina, chiedevamo al Parlamento e alle istituzioni europee di rendersi parte attiva nella soluzione e nel controllo della dissestata gestione dei rifiuti calabrese. A febbraio di quest’anno la Commissione rispondeva di essere consapevole dei problemi gravi e persistenti della Regione Calabria e prevedeva di procedere ad un’analisi approfondita dell’attuale piano di gestione dei rifiuti, fra l’altro risalente al 2007 nonostante la normativa preveda un aggiornamento ogni sei anni.
Nella risposta di qualche giorno fa, la Commissione ribadisce la volontà di mantenere alta l’attenzione sulla gestione dei rifiuti. Il territorio calabrese, come ben sa anche la Commissione, comprende varie discariche illegali, per cui è importante che il nuovo piano di gestione dei rifiuti (PGR), in fase di elaborazione, rispetti i requisiti previsti dal diritto dell’Unione europea e sia effettivamente applicato. Come Movimento 5 Stelle abbiamo più volte evidenziato che la Regione, nelle linee guida del 2013, ha posto come obiettivo il 32% di raccolta differenziata (attualmente ferma a circa il 14%): per il Codice Ambientale doveva essere il 65% entro il 2012. Inoltre, nonostante le normative, il pubblico non è stato consultato in merito a quale debba essere il contenuto del nuovo PGR. La direttiva 2001/42/CE concernente fra l’altro la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente (direttiva VAS), prevede che piani e programmi che possono avere effetti significativi sull’ambiente debbano essere sottoposti a una valutazione ambientale (la cosiddetta valutazione ambientale strategica o VAS). La direttiva prevede inoltre che la procedura VAS debba essere effettuata prima che il piano o il programma venga adottato e che il pubblico debba essere consultato nel quadro di detta procedura.
La rimodulazione del Piano sui rifiuti calabrese continua ad essere ancora “cosa loro”, in gioco c’è in particolare la salute dei cittadini, in secondo luogo i fondi UE 2014-2020, per beneficiare dei quali occorre una pianificazione basata su opzioni in linea con la gerarchia dei rifiuti prevista dalla direttiva n. 98/2008.
Ci solleva il fatto che la procedura di adozione del PGR calabrese continuerà ad essere monitorata dalla Commissione che terrà sotto controllo anche la sentenza del 2 dicembre 2014 della Corte di giustizia dell’Unione europea, la quale condanna l’Italia a sanzioni pecuniarie per la mancata bonifica delle discariche e la Calabria non fa eccezioni a riguardo”.
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