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Riceviamo e pubblichiamo la nota di Molinari e Barbanti in merito alla visita di Renzi ieri a Scalea:
La lotta alla ’ndrangheta non si fa a parole né con le belle intenzioni. Purtroppo, però, Matteo Renzi – Presidente del Consiglio tramite segreteria di partito – continua a dire senza mettere mano al portafogli.
La comparsata del premier a Scalea la dice lunga sulla vecchia “nuova” strategia di governo, interamente basata sulla pubblicità ingannevole. Viene promesso un esercito di maestri per sconfiggere le mafie ma non ci sono i mezzi per risolvere i problemi delle procure calabresi che vivono nell’impossibilità di operare efficacemente contro il malaffare.
Si dice ai calabresi di non piangersi addosso, di avere fiducia e speranza, ma dal discorso fatto, l’ex sindaco di Firenze non sembra neanche conoscere i problemi di questa terra. E se li conosce evita accuratamente di menzionarli : non una parola sui trasporti (certo, lui è arrivato in elicottero mica in treno!), non una parola sull’inquinamento ambientale e sull’emergenza rifiuti che attanaglia la regione, non una parola sulla Sanità allo sbando che nega il diritto alla salute a tutti i cittadini calabresi, non una parola sui tribunali che si vogliono chiudere facendo proprio un favore alla criminalità organizzata che si afferma di voler combattere.
Da questa toccata e fuga in un territorio scomodo che – giustamente – lo ha accolto tra fischi e proteste nasce la considerazione che il nuovo premier non votato nutre per questa Regione. A chi ha assistito all’evento di Scalea, è sembrato di ascoltare i soliti slogan, non correlati da progetti concreti, se non quelli rubati dal programma elettorale del Movimento 5 stelle (vedi l’abolizione delle province e lo stop agli sprechi nella pubblica amministrazione).
La verità è che un progetto concreto che dicasi uno Renzi – e il Pd tutto, insieme ai suoi malfermi alleati di centrodestra – non lo ha, per il futuro di questa terra. Oggi, questa nostra consapevolezza è sempre più condivisa e diffusa in tutto il Paese. Vedremo se le urne, sia quelle Europee che quelle amministrative, confermeranno le nostre sensazioni…
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