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Il Dipartimento regionale “Sviluppo economico e Politiche sociali” relativamente alle dichiarazioni rese dal Garante dei diritti dell’Infanzia, Marilina Intrieri, sui pretesi ritardi della Regione Calabria sulla tutela dei minori, ribadisce che quanto dichiarato dal Garante per l’infanzia è già inserito nello schema di Accordo discusso l’undici maggio con i Tribunali e le Procure dei Minori.
“Per la prima volta -secondo la nota della giunta- è stato riaperto il dialogo su una vera politica organica a favore dei minori colpiti da provvedimento dell’A.G. Minorile in Calabria. La giunta Oliverio ha peraltro, dopo dodici anni di incuria, applicato immediatamente il trasferimento delle funzioni in materia socio-assistenziale ai Comuni capofila degli ambiti territoriali, con la delibera n. 210/2015, proprio nell’ottica sostenuta dal Garante, eliminando finalmente la surrettizia gestione diretta dei finanziamenti e degli accreditamenti da parte della Regione, che ha prodotto la voragine economica delle Strutture sociali da parte della precedente Giunta e che il Presidente Oliverio ha denunciato con forza in conferenza stampa“.
Nel merito delle procedure per i minori stranieri non accompagnati, il Dipartimento ricorda al Garante quanto già precisato in occasione della vicenda di “Unitas Catholica” di Reggio: ” la Regione dall’uno gennaio scorso, non ha più competenza neanche transitoria sull’autorizzazione alle Strutture che ospitano minori stranieri, in carenza di Accordo in Conferenza Stato-Regioni o di specifica normativa nazionale. La Regione, su esplicita richiesta del Ministero degli Interni, è intervenuta solo sui Centri SPRAR di accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati.
Le procedure di affidamento, autorizzazioni e finanziamento delle Strutture per Minori stranieri sono oggi in capo solo ai Comuni, in collaborazioni con le Prefetture, senza alcun intervento della Regione, che pure ha più volte espresso alle Prefetture la propria disponibilità alla collaborazione in presenza di espliciti atti normativi”.
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