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La Giunta regionale, presieduta dal Presidente Giuseppe Scopelliti, ha approvato – informa una nota dell’Ufficio stampa – una serie di provvedimenti amministrativi.
Su proposta dello stesso Presidente e dell’Assessore al Personale Domenico Tallini, è stato deliberato l’accorpamento del Segretariato generale della Giunta al Dipartimento della Presidenza della stessa Giunta. Ora, quindi, le funzioni di Segretario della Giunta regionale e di coordinatore del Comitato di direzione dei dirigenti generali dei vari Dipartimenti regionali saranno svolte dal Dirigente generale della Presidenza che è l’avvocato Francesco Zoccali.
Su proposta dell’Assessore al Personale Domenico Tallini sono stati nominati i seguenti nuovi Dirigenti generali:
Dipartimento “Lavori Pubblici, Infrastrutture, Politiche della casa”: Giovanni Laganà, quarantadue anni, Laurea in ingegneria;
Dipartimento “Programmazione nazionale e comunitaria”: Anna Tavano, trentanove anni, Laurea in Economia e commercio;
Dipartimento “Politiche dell’Ambiente”: Bruno Gualtieri, cinquantasei anni, Laurea in ingegneria;
Dipartimento “Lavoro, Politiche della Famiglia, Formazione Professionale”: Bruno Calvetta;
Autorità di Audit: Francesco Antonio Tucci, sessantasei anni, Laurea in economia e commercio;
Su proposta dell’Assessore all’Agricoltura Michele Trematerra è stato sostituito il Commissario straordinario del Consorzio del Bergamotto di Reggio Calabria. Il nuovo commissario è Elio Pizzi ed ha l’incarico di pervenire, entro sei mesi, alla nomina degli organi statutari.
Sempre su proposta di Trematerra, è stato approvato il Piano regionale per la Programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta contro gli incendi boschivi per il periodo 2010-2012.
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Ai sigg. Presidenti del Consiglio e della Giunta,
ai sigg. Assessori e Consiglieri
REGIONE CALABRIA
Dopo i saccheggi compiuti a danno delle risorse pubbliche per la Sanità, precipitando il settore in una voragine di debiti, come unico rimedio, sempre a carico dei cittadini, si è pensato a reintrodurre il ticket sanitario.
Nell’adottare un tale provvedimento, si è cancellato, in maniera a mio avviso inconsulta e arbitraria, anche e inesorabilmente un diritto acquisito non per concessioni di benevolenza ma per situazioni oggettivamente riconosciute dagli organi istituzionalmente preposti:
ESENZIONE DEL TICKET DI CUI GODEVANO TANTI INVALIDI RICONOSCIUTI E ACCLARATI COME ME (cat. 5° max-causa servizio con indennizzo).
Se i cambiamenti di cui i nuovi Amministratori hanno ripetutamente parlato, rispecchiano la loro volontà effettiva, tanto da farla diventare prassi operativa, il ripristino del diritto violato a danno degli invalidi, non può che diventare un atto dovuto da compiere con prioritaria urgenza, tanto più che la sua incidenza ha effetti di bilancio molti marginali, mentre grande è il suo valore simbolico di giustizia solidaristica nell’ambito della civile convivenza.
Anche chi non ha vissuto sulla propria pelle le peregrinazioni spesso decennali dei “pendolari della salute”, avrebbe fatto bene a riflettere, invece che trastullarsi a tavolino, decretando irresponsabilmente, con un colpo d’arbitrio morale, la soppressione di un così minimo riconoscimento a favore di una sparuta minoranza di cittadini perseguitati dalla malasorte.
Anche questi motivi di dissenso sono certamente confluiti nel successo elettorale dell’attuale maggioranza. Distinti saluti. Roel