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La recente competizione regionale é stata caratterizzata da una rilevante riduzione della partecipazione elettorale dei calabresi. L’affluenza si é ridotta del 5,1 per cento rispetto al 2005. Analizzando, nel dettaglio, i dati sull’affluenza alle urne emerge, infatti, che ben il 40,7 per cento dei cittadini ha preferito non recarsi alle urne disinteressandosi di tutto ciò che fa rima con politica, dai comizi e tour elettorali ai programmi politici alle promesse alle repliche e contro repliche. Se si osserva il dato in termini assoluti, il partito dell’astensionismo emerge in tutta la sua evidenza: il 27 e 28 di marzo poco meno di 70 mila calabresi hanno preferito snobbare i seggi elettorali. Analizzando lo storico delle ultime tre elezioni regionali in Calabria si nota come la tendenza sia costantemente negativa: dal 64,4 per cento del 2000 al 59,3 per cento del 2010 passando per il 64,4 per cento del 2005.
La contrazione e’ stata particolarmente pronunciata in provincia di Crotone (-6,9%; -9.179 votanti) e in provincia di Cosenza (-6,8%; -30.753 votanti). A seguire la provincia di Catanzaro (-4,1%; -12.251 votanti), di Reggio Calabria (-3,6%; -13.993 votanti) e di Vibo Valentia (-3,1%; -3.628 votanti).
Corigliano Calabro, Cosenza e Catanzaro sono tra le principali aree urbane ad aver registrato il maggiore astensionismo rispettivamente con una calo del 9,3, del 9,1 e del 7,8 per cento rispetto alle precedenti elezioni regionali. In direzione diametralmente opposta Gioia Tauro, Cassano allo Ionio e San Giovanni in Fiore la cui partecipazione elettorale ha registrato un incremento rispettivamente pari al 6,4%, al 3,3% e all’1,9%.
(ASCA)
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