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A seguito della formale presentazione delle liste dobbiamo, con amarezza, registrare che uno dei veri protagonisti della Primavera di Reggio, amministratore capace, ambientalista senza conversione e uomo coerente e disinteressato, non sarà tra i protagonisti della battaglia elettorale.
Ci riferiamo al consigliere comunale uscente del centrosinistra Nuccio Barillà.
Nuccio Barillà, con grande dignità politica e personale, ha deciso di non ricandidarsi.
Un esempio di buona e bella politica che suona lezione per tanti personaggi in cerca d’autore che si agitano sulla scena politica reggina.
Si tratta, nei fatti, dell’ennesima conseguenza delle scelte sbagliate e dannose effettuate dal ristretto gruppo dirigente di quel che resta del PD reggino.
Nuccio Barillà rappresentava una risorsa reale e credibile in grado di potere unire, realmente, tutto il centrosinistra per condurre, da candidato sindaco, una battaglia in grado di poter battere Arena e il centrodestra.
Però Nuccio non possiede una caratteristica, evidentemente, cara agli uomini del PD: non è e non è mai stato un voltagabbana.
Tutti abbiamo sempre saputo ed apprezzato la sua totale, assoluta ed indubbia autonomia politica ed intellettuale; nessun baratto, quindi, poteva essere effettuato per una candidatura a sindaco.
L’assenza di Nuccio, delle sue battaglie e delle sue sensibilità, si sentiranno in questa campagna elettorale e, soprattutto, nel prossimo Consiglio comunale.
La scelta suicida del PD e dei suoi satelliti, Rifondazione in testa, peserà come un macigno. Piccoli calcoli di bottega sono stati anteposti agli interessi della città e dell’unità del centrosinistra.
Bisogna, del resto, ricordare che coloro i quali oggi, hanno scelto di candidare i voltagabbana e gli opportunisti sono gli stessi che quattro anni fa candidarono alla carica di sindaco, proprio contro Nuccio Barillà che noi sostenevamo alle primarie, Eduardo Lamberti-Castronuovo presentandolo come il campione della coerenza. Dopo quattro anni abbiamo scoperto che Lamberti Castronuovo è transitato, nel silenzio generale e con altri due consiglieri comunali uscenti del centrosinistra, nella destra di Scopelliti.
Per noi è una vergogna, per la ristretta e, come abbiamo dimostrato, fallimentare direzione del PD, evidentemente, no.
Chi certamente esce a testa alta, altissima, un vero gigante, da questa brutta vicenda è Nuccio Barillà, il quale, ovviamente, rimane e rimarrà, senza se e senza ma, un punto di riferimento irrinunciabile della vera sinistra reggina e calabrese: la sinistra dell’onestà e della coerenza che non ha nulla a che vedere con voltagabbana e trasformisti che per tali comportamenti non possono avere giustificazione alcuna.
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