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Siamo fuoriusciti dal Pdl, lasciandoci alle spalle l’esperienza maturata in Forza Italia per andare alla ricerca di quelle certezze che ormai qui in Calabria le guide del popolo delle libertà non ci davano più, o forse non ci hanno mai saputo dare. Guardiamo il panorama politico italiano e ciò che vien fuori è un forte disorientamento generale nonché una grande superficialità nei confronti di un popolo che ha la grande colpa di non sapersi ribellare alle logiche personalistiche che guidano il nostro Paese. “Né a destra, né a sinistra” dice Casini, “andare avanti con il nostro modo di fare politica” ridabisce, noi condividiamo, ma non vorremmo che alla fine destra, sinistra, centro, sotto e sopra come Cetto La Qualunque….diventasse “sottosopra” e basta!!!
Ecco perchè ci ritroviamo più vicino all’idea del terzo polo che al proseguimento di questo fallimentare italico bipolarismo. Ci ritroviamo più vicini certo, ma non completamente convinti da un Pierferdinando Casini che dovrebbe dettare delle regole assolute di alleanza a livello nazionale e non guardare le gestioni locali per eventuali coalizioni. Indirizzi precisi che diano la tranquillità che almeno qualcuno in Italia abbia realmente le idee chiare e non tuteli gli interessi collettivi come fossero interessi di bottega!!!
Di oggi la “bega” interna all’Udc, tra Pasquale Tripodi, capogruppo alla Regione e Gino Trematerra coordinatore regionale del partito; il primo sostenitore del terzo polo, il secondo convinto di dover restare ancorati al PdL. E’ vero che le alleanze fatte per le scorse regionali hanno visto una forte simbiosi politica di programma tra Udc e Pdl, è anche vero che la proposta di Casini e Cesa è una proposta valida che, sostenuta con forza dall’on. Pasquale Tripodi, meriterebbe più supporto dal partito a livello regionale. Ci tocca constatare invece, che proprio il coordinatore regionale del partito si schiera quasi contro le direttive dettate dal leader dell’Udc e chissà per quali ragioni. Sicuramente encomiabile invece l’azione condotta dall’on. Tripodi che trasporta a livello locale le indicazioni nazionali del partito.
Affermiamo anche che molte azioni condotte dal Governatore hanno deluso le aspettative dei calabresi e quindi le nostre aspettative e giusto per far comprendere meglio poniamo l’accento sulla questione del ticket sanitario gestito apparentemente senza alcuna logica sociale. Questo è una ragione valida perché noi crediamo che Pasquale Tripodi faccia bene a difendere con forza il progetto del terzo polo ed anzi lo invitiamo a continuare sulla strada fin ad oggi percorsa.
Siamo anche noi per il terzo polo.
Un terzo polo che vorremmo potesse far risollevare la testa a noi reggini e che facesse in modo che l’affossamento ai danni della nostra terra finisse una volta per tutte; un terzo polo che potesse rappresentare riscatto per la Calabria e la vera difesa da una politica pro-nord troppo spregiudicata, talmente tanto spregiudicata da non preoccuparsi che, in un modo o in un altro, tutti i fondi destinati al sud terminino sempre e solo nelle casse del nord Italia. Un terzo polo che unisca e che lotti contro quel federalismo che creerà altre spaccature in un Paese già fin troppo frammentato. Noi di Forza Libera vogliamo chiarezza e crediamo che la nostra regione abbia bisogno di una reale svolta politica affinché le cose possano davvero migliorare per noi calabresi, che altrimenti continueremmo a restare la regione ricordata solo quando c’è da raccogliere consensi e mai per progetti di sviluppo seri e soprattutto concreti.
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