Reggio Calabria, Larosa (Prc): “Spettacolo indecoroso di parte del Centro Sinistra reggino”

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Non ci sto, non ci possiamo stare! Le vicende pre-elettorali di queste ultime settimane, sulle quali come PRC ci siamo auto-imposti un silenzio costruttivo, sono indecenti e inaccettabili, dal punto di vista umano ancor prima che politico. Miopia egoista, opportunismo da accattoni, assenza totale di respiro politico: questo lo spettacolo, grottesco e perciò stesso pericolosissimo, offerto da alcune sigle partitiche del centrosinistra reggino.
Senza alcun interesse verso l’unità della coalizione, senza alcuna salvaguardia della comune vertenza politico-elettorale contro lo scellerato centrodestra reggino. Poche possibilità avevamo, nel provare a restituire ai reggini tutti una buona politica e una buona democrazia, tutte condensate nella costruzione di alleanze plurali a fianco dei candidati Morabito alla Provincia e Canale al Comune. Quelle possibilità potrebbero svanire nel nulla perché alcuni improvvisati leader del proprio minuscolo orticello hanno deciso che, pur di perseguire un misero interesse di parte e personale, qualunque cosa può essere utilizzata o inventata: l’aggressione ad una comune esperienza amministrativa allaProvincia, il rifiuto di una candidatura e di un progetto limpidi al Comune, la spaccatura interna dei propri partiti, la definizione di progetti elettorali autonomi del tutto velleitari, il sabotaggio delle possibilità di battere centrodestra e terzo polo dei riciclati.
Complimenti davvero a IDV, la cui schizofrenia è stata pari alla sua coerenza. Prima con Canale, poi contro, poi con Di Pietro ignaro candidato sindaco, poi ancora e ufficialmente con Canale, poi improvvisamente con SEL e Verdi contro Canale e contro Morabito (e contro il proprio segretarioprovinciale), poi infine con pregiudiziali di natura etica nei confronti dell’esperienza della Giunta Morabito (cui pure IdV ha partecipato sin dall’inizio con il Presidente del Consiglio Provinciale).
Complimenti anche a SEL, il partito delle primarie e del rinnovamento del centrosinistra, il partito nato per morire perché insuperabile strumento d’unità, il partito che prima prova a fare primarie spuri e con forze e movimenti che hanno deciso di rompere con il centrosinistra reggino e poi produce una rottura che ha il solo obiettivo di eleggere consigliere provinciale il suo rappresentante, il partito che propone alla Presidenza della Provincia una personalità che – pur delegato dal Presidente Morabito adun settore importante come il turismo – si ricorderà più per la bestemmia pronunciata in aula che non per la sua attività politico-amministrativa.
Complimenti infine ai Verdi, entusiasti sostenitori diCanale della prima ora, auto-esiliatisi dal tavolo del centrosinistra nell’autunno scorso e improvvisamente riapparsi sul tavolo di IDV e SEL, fautori dell’idea che pur di andare alla Provincia contro Morabito si può tollerare di tutto al Comune. Non tutto, per quel che ci riguarda, è perduto. Siamo convinti che con una battaglia tenace ed ostinata, soprattutto nel rivolgerci al variegato mondo del centrosinistra reggino, possiamo arrivare aglieventuali secondi turni sia al Comune che alla Provincia. Perché abbiamo dalla nostra la coerenza diun percorso politico e la forza di due splendide candidature.
Per questo, ancora e fino all’ultimo istante, facciamo appello a tutte le energie e le intelligenze del centrosinistra, perché stiano con noi, si candidino nelle nostre liste, sostengano i nostri candidati. Per questo, ancora e fino all’ultimo istante, facciamo appello al PdCI perché rimanga in quella che è la sua naturale casa politica, perché continuia sostenere il suo Presidente Morabito, perché rifiuti di andare con chi ha posto questioni etiche in una Provincia il cui assessore alla legalità è stato un autorevole esponente dei Comunisti Italiani, perché anteponga la razionalità politica ai risentimenti verso Massimo Canale, perché individui insieme a noi qualunque soluzione tecnico-elettorale che – almeno alla Provincia – ci consenta di essere più forti edi respingere l’accozzaglia di ex che chiamano Terzo Polo.
Non ci sto, non ci possiamo stare! La politica va intesa come servizio, come capacità di rispondere alle esigenze di una comunità e di un territorio, e se una cosa ci chiede la nostra gente è quella di evitare le rotture e di proporre candidature all’altezza della situazione. Giochiamoci la nostra partita, sapendo che con chi ha inteso dividere la coalizione per perseguire interessi di parte vi erano e vi sono pochi elementi di discussione. Giochiamoci la nostra partita, consapevoli che se ci rivolgiamo alla società e apriamo una dialogo vero con la nostra gente nulla è ancora perduto e tutto può essere raggiunto.

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Author: Cristina

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