Reggio Calabria, il PdCI aderisce a sciopero 6 maggio

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Lo sciopero generale del 6 Maggio indetto dalla CGIL rappresenta un evento di straordinaria importanza per il mondo del lavoro e per la società italiana.

Finalmente, torna nelle piazze del paese la voce di chi lotta e si batte per contrastare l’abbassamento delle tutele e la cancellazione dei diritti dei lavoratori, per sconfiggere la precarietà e l’insicurezza sociale, per fermare il degrado in cui è condannata l’Italia, per mettere il Sud al centro della politica nazionale.

Si tratta di una grande occasione per una mobilitazione generale contro un governo che con la sua politica antipopolare e classista ha impoverito il paese e soprattutto le classi lavoratrici e i ceti più deboli ed ha abbandonato al proprio destino il mezzogiorno, i giovani e i precari.

Gridiamo con forza il nostro no ad un governo che dopo le stangate e gli aumenti fiscali e tariffari degli anni passati si accinge a fare una nuova manovra finanziaria che scarica ancora una volta sulle spalle dei lavoratori dipendenti, pubblici e privati, sui pensionati e sui non garantiti il costo della crisi.

E mentre si profila un nuovo massacro sociale, nemmeno un euro viene chiesto ai responsabili della crisi, a coloro che si sono arricchiti sui debiti degli Stati e delle famiglie, speculando sui mercati finanziari.

Tutto ciò è davvero inaccettabile. Per questo sosteniamo con profonda convinzione la scelta della CGIL che ha proclamato lo sciopero generale per il prossimo 6 maggio.

Come Comunisti Italiani torneremo in piazza e saremo presenti alle manifestazioni che si svolgeranno in tutta la Calabria.

Torneremo ad alzare la voce, come abbiamo sempre fatto, al fianco dei lavoratori, dei disoccupati, dei precari, dei pensionati, dei giovani e degli studenti. Ci batteremo per difendere le famiglie maltrattate e sempre più impoverite dall’azione governativa del centrodestra. Per contrastare lo sfascio, la crisi, il declino che si sta registrando in tutto il Paese, e per dire no ad una nuova manovra economica che colpirà soprattutto il Mezzogiorno, le regioni povere e la Calabria.

In Calabria e nel Mezzogiorno siamo di fronte ad una gravissima emergenza sociale i cui esiti sono davvero imprevedibili. La Giunta Scopelliti ricopre pesanti responsabilità per questa situazione. Dopo un anno di governo il suo bilancio è totalmente negativo e la propaganda grossolana che martella giornalmente i calabresi non può assolutamente nascondere  la mancanza di idee e di iniziative, la pochezza progettuale e l’assenza di risultati concreti e tangibili sul terreno dello sviluppo, dell’occupazione e della lotta alla precarietà e  alla povertà. Se poi si vogliono spacciare per misure anticrisi o per politiche occupazionali quelle che porteranno a regalare 150 milioni di euro alle cosiddette imprese che poi non sono altro che studi professionali, laboratori di analisi, società di servizi, ecc. senza che questo enorme spreco di risorse produca alcun serio risultato per il futuro dei giovani e dei disoccupati calabresi.

Una ragione in più per quanto riguarda la  Calabria per scioperare e scendere in piazza il 6 maggio  insieme alla CGIL, ai lavoratori, ai precari e  ai disoccupati.

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Author: Cristina

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