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Continua con le sue esternazioni il consigliere regionale Demetrio Battaglia cercando di vendere lo sfrigolio piuttosto che la bistecca, l’immagine di un Pd che è diventato simulacro, vale a dire, una copia senza originale. Il suo gioco degli specchi e delle mistificazioni che emerge dal suo invito al voto utile per il cosiddetto centrosinistra fatto soltanto dal Pd e dal Prc maschera l’assenza di un fondamento di realtà fino a non intrattenere nessuna relazione con la realtà. Le sue elucubrazioni come una prospettiva atta ad impressionare l’elettore come i maghi di avanspettacolo cercando di creare qualcosa che assomiglia alla realtà piuttosto che rappresentarla.
Demetrio Battaglia – uomo di punta della ristrettissima schiera dei fedelissimi supporters e dei beneficiati dell’ex governatore Agazio Loiero, al punto che questa condizione gli è stata molto utile nelle elezioni regionali dello scorso anno – è stato, fino a qualche settimana fa, fautore dell’accordo tra il Pd, Loiero e addirittura Bova e il cosiddetto Polo Civico.
Votare Pd è, infatti, utile, solo ed esclusivamente, a far proseguire la città in un percorso di arretramento e di becero consociativismo caratterizzato da inciuci ed accordi sottobanco, portando Arena, prestanome di Scopelliti, alla guida della città..
Del resto l’attuale disastrata condizione della città rappresenta la cartina di tornasole di un modello di amministrazione di centrodestra, totalmente fallimentare, che, per quasi dieci anni, ha, però, gestito in modo tranquillo e disinvolto la cosa pubblica senza ricevere alcun disturbo da parte di quella che, sulla carta, doveva essere l’opposizione.
Un fantasma di opposizione che, insieme all’amministrazione comunale del dissesto finanziario della città, deve, quindi, andare immediatamente a casa.
Le consulenze e gli incarichi, il trasformismo e i voltagabbana, le assunzioni e la parentopoli reggina sono sotto gli occhi di tutti: fatti evidenti ed incontestabili che rappresentano uno sfregio nei confronti del popolo del centrosinistra.
La maturità dei cittadini e del vasto popolo di centrosinistra sono, fortunatamente, decisamente superiori ai desideri del consigliere Battaglia e del Pd .
Oggi a Reggio votare Pd e i suoi satelliti equivale alla consegna della città per altri dieci anni a Scopelliti e al Pdl. Il Pd ha deciso, a tavolino, di perdere e di non disturbare il manovratore.
Proprio per questo l’unica vera novità politica è rappresentata dal vero centrosinistra, la coalizione composta da IDV, PdCI e SEL che candida alla guida della città l’avv. Aldo De Caridi, raro esempio di etica ed onestà.
La provocazione esilarante che emerge dalle parole di Battaglia è rappresentata dal puerile tentativo di ingannare gli elettori con l’utilizzo del tanto decantato rinnovamento.
Ma come fanno Demetrio Battaglia e il PD a parlare di rinnovamento nel momento in cui candidano a sindaco Canale, campione del trasformismo politico e girovago della politica, che entrò nel Consiglio Comunale nel lontano 1998 sotto le insegne del Psdi, il defunto partito di Longo e Tanassi?
Gli uomini del PD pensano che i reggini abbiano l’anello al naso o la memoria corta, si sbagliano di grosso, infatti tutti ricordano gli attacchi che lo stesso Canale dai banchi del consiglio comunale rivolgeva, quotidianamente, su pesanti questioni di etica e moralità contro un gigante al quale tutti ci dobbiamo doverosamente inchinare, Italo Falcomatà. La megalomania di Canale ha fatto si che a tutt’oggi non abbia mai sentito il dovere morale di cospargersi il capo di cenere e chiedere pubblicamente scusa al compianto Falcomatà.
E’ arrivato il momento di superare questa fase, per progettare la ricostruzione politica e morale su poche semplici basi: l’ancoraggio alla realtà dei fatti per opporsi al gioco di specchi ed alle mistificazioni, l’attaccamento ai principi del bene comune e della giustizia sociale. Andare oltre il populismo per avviare un risorgimento civico e morale della città.
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