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A proposito del futuro della clinica reggina Villa Aurora, la deputata M5s Dalila Nesci, capogruppo in commissione Sanità, ha scritto al prefetto di Reggio Calabria, Michele Di Bari, comunicando la propria impossibilità a presenziare all’apposito tavolo prefettizio di oggi, che la stessa aveva chiesto di spostare di pochi giorni per aver assunto in precedenza altri impegni.
Nella missiva al prefetto, la parlamentare ha ricordato d’aver già espresso, con note del 26 giugno e del 19 luglio scorsi, «una proposta e un orientamento molto precisi, scevri da ostacoli di natura tecnica», invitando «tutte le parti in causa, l’azienda, le rappresentanze istituzionali, politiche e sindacali, a coniugare le esigenze della collettività con quelle di eventuali acquirenti della casa di cura, all’uopo restituendo il punto nascita a Villa Aurora, il che permetterebbe anche il mantenimento degli attuali livelli occupazionali, tra gli obiettivi del tavolo prefettizio».
«Dalla lettura e concatenazione degli eventi – ha precisato la parlamentare M5s – non nascondo il timore che la clinica possa finire sotto una gestione d’impresa interessata al mero profitto, a prescindere dalle riferite esigenze da contemperare». Nesci ha concluso: «Mi affido, allora, al senso di responsabilità di ciascuno degli interlocutori presenti al tavolo».
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