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«Per un nuovo modello di sviluppo, che sia sostenibile ed efficace, è necessario che il Mezzogiorno punti su persone come Gianluca Callipo e io gli starò accanto affinché la Calabria diventi una regione d’avanguardia in questo processo di rinnovamento». L’endorsement del vice presidente del Parlamento europeo, Gianni Pittella, a favore del candidato renziano, è esplicito come quello di Debora Serracchiani di qualche giorno fa.
Pittella ha partecipato sabato 23 agosto, a Corigliano a un convegno sui fondi europei e sulle prospettive di sviluppo in Calabria, insieme a Gianluca Callipo, candidato del Pd alle primarie. L’incontro è stato promosso dai comitati nati nella sibaritide a sostegno del sindaco di Pizzo.
Pittella, che è anche capogruppo dell’Alleanza progressista dei Socialisti e dei Democratici al Parlamento europeo, ha indicato Callipo come «una concreta opportunità di cambiamento per la Calabria, nella prospettiva di un profondo rinnovamento della classe dirigente che dovrà a poco a poco coinvolgere tutto il Sud».
La discussione si è poi concentrata sulla nota dolente dei fondi europei non spesi.
«La Calabria non ha bisogno di più soldi, ma di chi è capace di spenderli e di spenderli bene – ha sottolineato Callipo -. In quest’ottica, il sostegno del presidente Pittella e del suo gruppo può rappresentare un grande vantaggio se arriveremo al governo della Regione, perché potremo contare su un importante supporto programmatico direttamente a Bruxelles. La possibilità, poi, di dialogare direttamente con Palazzo Chigi e il presidente Renzi chiuderebbe il cerchio e darebbe alla Calabria strumenti di intervento di straordinaria efficacia politica e istituzionale».
Callipo ha poi messo l’accento sulla necessità di una «rivoluzione democratica, che dia alla Calabria un nuovo orizzonte e una speranza nel futuro che oggi sembra aver perso».
«Tutto ciò che vogliamo fare – ha spiegato – non è possibile se prima non cambiamo la classe dirigente, se non resettiamo un sistema incrostato da clientelismi e appartenenze politiche che frena ogni prospettiva di rinnovamento per salvaguardare le proprie posizioni di potere».
Il dibattito ha consentito di approfondire anche temi specifici, come la tutela del patrimonio archeologico e la promozione della risorsa turistica, considerate da Callipo «due facce della stessa medaglia».
«La situazione degli scavi archeologici di Sibari, ancora in gran parte ricoperti di fango ad oltre un anno di distanza dall’esondazione del fiume Crati – ha detto il candidato alle primarie -, è emblematica di un fallimento non solo della programmazione, ma anche della sola conservazione dello stato dei luoghi. In Calabria non serve inventarsi nulla per promuovere davvero lo sviluppo della risorsa turistica, perché abbiamo già tutto quello che serve – storia, cultura e paesaggio – per fare di questa regione la meta più ambita. Bisogna solo fare le cose più ovvie, quelle che da 30 anni vengono snocciolate come buone intenzioni che restano però sempre sulla carta per l’incapacità della classe dirigente, che dunque va finalmente rinnovata».
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