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«I dinosauri della politica calabrese continuano a radunarsi in gruppo, nel tentativo di evitare l’estinzione. Non si spiega altrimenti l’adesione al progetto di Oliverio di Saverio Zavettieri, classe 1942, assessore della giunta di centrodestra targata Chiaravalloti e sostenitore nel 2010 della candidatura di Scopelliti».
È quanto dichiara Gianluca Callipo, che stigmatizza la recente adesione dei Socialisti uniti di cui Zavettieri è il leader, «ma soprattutto – dice – la mancata presa di distanza da parte del mio avversario alle primarie».
«Abbiamo la sensazione netta che Oliverio si stia facendo garante di un sistema di potere durato 40 anni – continua Callipo -. Chi sta dalla sua parte spera che nulla cambi in Calabria, per continuare a dominare i calabresi con il giogo delle clientele e dei trasversalismi. Il paradosso è che negli ultimi tempi Oliverio non perde occasione per dire che vuole rinnovare la classe dirigente, fare da traghettatore a una nuova generazione di politici. Intanto, il traghettatore, imbarca altri dinosauri come Zavettieri che ha cominciato a far politica negli anni ’60, quando ancora spopolavano i Beatles e l’auto più in voga era la 600 Fiat.
Operazioni di questo tipo non hanno nulla a che vedere con quel rinnovamento che il segretario nazionale del Pd sta cercando di promuovere con grande coraggio e non troveranno sponda nel Partito calabrese, che ha già escluso la presenza nelle liste di chi è stato complice dei disastri provocati dal centrodestra. Ma sono prima di tutto i calabresi che devono trovare la forza per fermare la restaurazione partecipando in massa alle primarie per scegliere il cambiamento».
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