E’ possibile una Calabria differente??

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La Calabria è ormai al collasso. Un calabrese su due vive in condizioni di indigenza. Di questo stato di cose, gravi sono le responsabilità del centro-destra che ha governato, ma anche del centro-sinistra per la inconsistente opposizione al sistema. Lavoro e Diritti in Calabria sono inesistenti, finanche il diritto alla salute: il Governo Renzi-Alfano-Berlusconi lo ha appaltato all’inquisito ex presidente Scopelliti.

Dal PD non vengono proposte credibili per una seria alternativa che faccia cambiare il passo e realizzare un buon governo di trasparenza e legalità per una nuova Calabria. Affiorano anzi spinte alla replica dalle larghe intese nazionali anche nella nostra martoriata regione. Ma la riproposizione delle politiche neo-liberiste e di vecchie prassi politiche, i recenti attacchi alla Costituzione, alle regole democratiche, allo Statuto dei lavoratori, non lasciano presagire nulla di buono. Intanto gli indicatori sociali ed economici continuano a peggiorare; particolarmente in Calabria che vanta ormai i primati più negativi, come percentuali da brivido nei tassi di disoccupazione, una crescente emigrazione giovanile e il 50% della popolazione sotto la soglia della povertà. Il PD calabrese appare avvitato sulle lotte fra correnti interne, in primarie da telenovela, con una competizione all’insegna dell’immagine invece che dei contenuti, con un balletto poco edificante al suono di un’orchestra stonata costituita da (ex) amministratori regionali attaccati ferocemente ai propri privilegi e spesso coinvolti in vicende giudiziarie.

Non si comprende perciò il senso della decisione unilaterale del Sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza di candidarsi alle primarie del PD e dei vertici del suo partito (SEL) di sostenerne la candidatura, rendendosi responsabili delle divisione delle forze e dei movimenti che in Calabria pochi mesi addietro hanno sostenuto “L’altra Europa con Tsipras”, concorrendo al superamento della soglia del 4% e alla elezione di una parlamentare europea nella Circoscrizione Sud.

Crediamo che un’altra Calabria sia possibile, come sia possibile un’altra Reggio, ma alcune condizioni sono necessarie per raggiungere l’obiettivo:

  • l’unità delle forze e dei movimenti. Unità che va realizzata ” convincendo” e non “costringendo” queste forze così come è stato fatto con l’ approvazione della legge elettorale regionale, che risulta essere peggiore delle leggi fasciste;
  • concordando e non imponendo programmi veramente alternativi;
  • costruendo uno o più soggetti della Sinistra e dei movimenti con l’obiettivo di mettere insieme, in un sistema a rete, tutte quelle forze e quelle energie, singole personalità e militanti, realtà associative e collettivi territoriali che in Calabria vogliono condividere un processo di rinascita;
  • creare in Calabria un’alternativa vera alle forze politiche che, da posizioni di governo ma anche di sterile opposizione, hanno contribuito negli ultimi 15 anni al disastro che è sotto gli occhi di tutti.

Riteniamo quindi opportuno in Calabria:

  • realizzare una forte ed unitaria azione di lotta delle forze della sinistra e dei movimenti mettendo al centro le vere priorità;
  • ripristinare il tavolo di confronto tra le forze e i movimenti che hanno sostenuto con successo la Lista Tsipras, chiedendo a SEL e a G.Speranza di fare un passo indietro e abbandonare le velleitarie aspirazioni di successo alle primarie del PD;
  • verificare se sussistano margini di confronto serio con il PD sui temi del buon governo della Regione, di un programma amministrativo che includa contenuti innovativi da noi proposti, di una prospettiva eventuale di governo di Sinistra in Calabria.

La gravità della situazione politica ha spinto numerosi movimenti, associazioni, personalità di spicco e semplici cittadini a costruire un percorso di alternativa. Ispirandosi all’esperienza positiva dell’Altra Europa con Tsipras, abbiamo dato vita a “L’Altra Calabria”, un Soggetto Politico Nuovo, aperto, inclusivo, che vuole dare voce alle istanze del territorio, facendo emergere competenze e intelligenze realmente al servizio della comunità calabrese, attraverso prassi di democrazia partecipata.Un’altra Calabria, una Calabria migliore è possibile.

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