Pdci, chiusura dello scalo ferrioviario del Porto di Gioia Tauro?

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“Permane un silenzio assordante da parte delle istituzioni in relazione all’annunciato abbandono di RFI Spa e Cargo dallo scalo di Gioia Tauro. A pochi giorni dall’ormai certo disimpegno di FS previsto per il primo di agosto pv, nessuna contromisura, nessun progetto alternativo. Ci saremmo aspettati ben altre reazioni, dalla Regione innanzitutto. Non dimentichiamo che in relazione al potenziamento dello scalo ferroviario proprio la Regione Calabria ha dato corso ad una spesa di circa 1 milione di euro mediante l’Accordo di Programma Quadro su Gioia Tauro con il solo impegno da parte di RFI della manutenzione ordinaria del raccordo.

Ci saremmo aspettati che qualcuno ci facesse comprendere come mai la gestione di un servizio affidato in regime di assoluto monopolio non sia considerato redditizio o strategico da parte di un operatore come RFI, laddove in altri porti la concorrenza per la gestione del cosiddetto “ultimo miglio” è aspra e senza esclusione di colpi.

Che  Gioia Tauro non fosse più una priorità nell’agenda del governo era da tempo noto. Da parte della Regione, nonostante qualche tiepido proclama,  si sta palesando una situazione di stallo che rischia di isolare ancora di più il porto di Gioia Tauro dalla Calabria, dall’Italia e dall’Europa. Che si intervenga in tempi rapidi su chi non rispetta gli accordi prima di tutto e, se necessario, indicendo una gara pubblica per la gestione di uno dei tasselli più importanti per il futuro sviluppo dello scalo gioiese.”

Ing. Carmelo Cozza
Responsabile Dipartimento
Trasporti, Mobilità e Porto di Gioia Tauro

PdCI Reggio Calabria

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Author: Francesco Iriti

Storico Direttore di www.ntacalabria.it, ed ideatore insieme a Nino Pansera della testata ntacalabria.it, E' giornalista pubblicista dal 2008. Vive in Irlanda da circa 10 anni come Digital Marketing Manager, ma porta avanti il giornale con l'aiuto di vari collaboratori che hanno sposato il progetto di Ntacalabria.

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