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«La nuova legge elettorale della Calabria favorisce gli accordi tra politica e ‘ndrangheta, che muove migliaia di consensi, dentro la regione e fuori».
Lo dichiarano i parlamentari M5S Dalila Nesci, Paolo Parentela, Nicola Morra e Federica Dieni, che aggiungono: «Il Consiglio regionale che di corsa ieri l’ha approvata avrà piena responsabilità degli effetti. Si tratta di una legge che cancella il confronto democratico, che leva ogni spazio alle minoranze e che, nella migliore delle ipotesi, spinge a patti elettorali innaturali, in nome del potere e lontano dall’interesse pubblico».
I parlamentari Cinque Stelle proseguono: «Oltre ad evidenti dubbi di costituzionalità, che stiamo già verificando, la nuova legge elettorale della Calabria presenta un impianto vecchio, concepito apposta per salvare note rendite di posizione e perpetuare la politica dei favori e dei ricatti, in parte già sconfitta alle europee».
Nesci, Parentela, Morra e Dieni concludono: «Questa nuova legge elettorale, però, non ci meraviglia affatto. È l’ultimo rozzo tentativo di restare a galla da parte di responsabili politici dell’emigrazione giovanile, dell’emergenza ambientale e della malasanità calabrese.
Il popolo calabrese, però, è consapevole e maturo, sa reagire e scegliere. Faremo la differenza con i programmi e i candidati».
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