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“E’ per certi versi commovente constatare come ben 14 primi cittadini, oltre al sindaco – revisore dei conti – membro del consiglio direttivo del Parco d’Aspromonte Francesco Malara, si attivino in difesa di quest’ultimo”.
Con queste parole la deputata del Movimento 5 Stelle di Reggio Calabria Federica Dieni commenta i comunicati pubblicati sulla stampa locale in risposta dell’interrogazione presentata dalla stessa al Ministro dell’Ambiente per bloccare il decreto di nomina di Malara, vista la pluralità d’incarichi da lui ricoperti.
“Sono certa che tutti questi primi cittadini si muovono in modo totalmente disinteressato e di loro spontanea volontà. Viene tuttavia da domandarsi il motivo di tutta questa stizza per una semplice interrogazione. Non so, forse a qualcuno da fastidio che si parli di tripli incarichi o che si ficchi il naso in un Parco che – forse sarà sfuggito agli esimi amministratori – è nazionale e finanziato anche dallo Stato. Mi spiace deluderli: questo tipo di messaggi in cui si sostiene che “ da parte dei rappresentanti del Parlamento Italiano occorrerebbe più prudenza” non mi “convincono” ad arretrare di un passo”.
Continua la parlamentare: “agli esimi amministratori, alcuni dei quali sono evidentemente piccati anche per comparire in altri atti della sottoscritta, preciserò meglio il contenuto dell’interrogazione in questione, visto che a quanto pare non l’hanno affatto letta. Mi rifaccio ad articoli mai smentiti comparsi sulla stampa, con citazioni virgolettate, in cui si parla di “pressioni” sui sindaci da parte dell’ineffabile Seby Romeo, per fare eleggere anche nel Consiglio direttivo dell’Ente Parco l’onnipresente Francesco Malara, il quale, grazie ad una legge proposta e calendarizzata su impulso dello Stesso Romeo, è potuto divenire sindaco di Santo Stefano d’Aspromonte mantenendo l’incarico di revisore dei conti.
I sindaci che mi accusano di imprecisioni dovrebbero quindi andare alla fonte, visto che nell’interrogazione ogni frase è citata pedissequamente e il sindacato ispettivo della Camera dei Deputati non accetta nessun atto con contenuti diffamatori. Se tuttavia hanno un’idea diversa possono tranquillamente agire nelle sedi che riterrano opportune senza far finta che mi stiano graziosamente risparmiando. Questo è il metodo del Movimento 5 Stelle. Il resto sono chiacchiere senza neppure un riferimento concreto”.
“Quanto al sindaco – revisore dei conti – membro del consiglio direttivo del Parco d’Aspromonte Francesco Malara che mi consiglia, in un comunicato permeato da una vuota ironia ed inefficaci giri di parole, di perdere meno tempo a prendermela con lui e di lavorare di più per il territorio, vorrei rassicurarlo sul fatto che il suo è certamente un caso di interesse territoriale, in quanto, come ricordo nell’interrogazione “l’istituto di incompatibilità tra cariche, fatto che consegue a giudizio dell’interrogante ad un approccio clientelare, spartitorio, e proprietario nella gestione della cosa pubblica, è senza dubbio molto spesso anticamera di fenomeni legati allo scambio di favori e alla corruzione.
Egli assicura che per il bene della Nazione non si farà eleggere più a nulla se porterò a casa qualcosa a favore dei nostri territori. Gli ricordo che è stata approvata una settimana fa una mozione (il massimo atto di indirizzo) che impegna il Governo a rafforzare il sistema dei trasporti in Calabria, tra cui l’aeroporto di Reggio, il sistema ferroviario, la A 3 e la s.s. 106. Alla redazione ho partecipato in prima persona ed è facile constatare che porta anche la mia firma. Attendo, conseguentemente alla sua promessa, le sue dimissioni almeno da revisore dei conti del consiglio regionale”.
“Ovviamente” conclude la deputata pentastellata “ non mi aspetto che Francesco Malara tenga fede alla parola data. Non si preoccupi, comunque. A me lui interessa pochissimo, ma sul Parco d’Aspromonte siamo solo all’inizio”.
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