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L’ “Anonima incendi”, come ogni notte, ieri si è messa all’opera. Ma oltre ai “soliti” negozi e alle “solite” autovetture di chi non accetta le leggi del racket, degli amministratori locali e i dipendenti pubblici che fanno il loro dovere, ha preso di mira anche una voce libera che in questi anni non ha scelto la via della ribellione silenziosa. Una voce che, attraverso i canali di internet, dell’etere e della carta stampata, ha urlato i nomi e i cognomi e indagato sui meccanismi di potere che a Reggio e in Calabria vedono sullo stesso fronte ‘ndrangheta, massoneria, mala-politica e mala-imprenditoria.
Colpendo il giornalista Nino Monteleone, gli “ignoti” incendiari pensavano di intimidirlo e metterlo a tacere. Ma l’effetto che sortiranno – e questo lo posso dire tranquillamente, conoscendolo di persona – è l’opposto: Nino, con maggiore testardaggine, determinazione e spirito dissacratore, continuerà nel suo impegno di cronista fuori dal coro e controcorrente e, con certezza,ci regalerà altre inchieste e spunti di riflessione di cui questa comunità ha gran bisogno.
Il Consigliere provinciale,
capogruppo Prc
Omar Minniti
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