Omar Minniti (Prc-Fds): “Il governo taglia i fondi per la minoranza greco-calabra”.

Omar Minniti

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“I glossama den ecchi na petheni! Ecchi na zì!”. La nostra lingua non deve morire, deve vivere! E’ lo slogan degli ultimi greci di Calabria, che con orgoglio rivendicano la ricchezza del loro patrimonio linguistico e culturale.

Purtroppo, nonostante gli sforzi delle associazioni ellenofone, dei numerosi ragazzi e ragazze che si sono “rialfabetizzati”, riappropriandosi della lingua dei loro nonni, e delle istituzioni locali sensibili, è concreto il rischio che il greco-calabro faccia la fine dei dinosauri, avviandosi verso un’inesorabile e spedita estinzione.

Monito di Omar Minniti

L’ultima batosta viene dal Governo Berlusconi, che ha decretato un taglio drastico dei trasferimenti economici per il progetto finalizzato alla valorizzazione di questa lingua, avviato ai sensi della legge sulle minoranze linguistiche 482/99.

La Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento degli Affari Generali – Servizio per le politiche delle minoranze, ha, infatti, ridotto a 165 mila euro i fondi destinati al funzionamento degli Sportelli linguistici grecanici avviati dalla Provincia di Reggio Calabria. A fronte dei 460 mila euro inizialmente previsti.

Un colpo di cesoia che mette a repentaglio l’avvio della sesta annualità del progetto, che vede impegnati 15 giovani ellenofoni negli undici sportelli creati sul territorio: uno centrale, presso gli uffici della Provincia, e gli altri decentrati nei comuni di Bova, Bova Marina, Condofuri, Melito Porto Salvo, Palizzi, Roccaforte del Greco, Roghudi, Samo, San Lorenzo e Staiti.

Il Progetto

E’ un progetto che ha avuto inizio nel 2004, ai tempi della giunta Fuda,  ripreso e rilanciato dall’amministrazione Morabito, che ha permesso ai suddetti giovani di seguire corsi e tirocini formativi, di svolgere attività pratica presso vari enti e, dopo la nascita degli sportelli decentrati, di fungere da interfaccia tra i grecanici e le istituzioni locali.

Tramite questi sportelli è stato possibile garantire informazioni ai cittadini che utilizzano la lingua greco-calabra ed a quelli che intendono impararla, nonché di potenziare, attraverso studi, ricerche e diffusione di materiale, le azioni a tutela del patrimonio linguistico e culturale di questa minoranza. Un lavoro svolto con impegno dai 15 operatori, che ora rischia di essere vanificato dai tagli operati dal Governo Berlusconi.

Chiusura sportelli linguistici

Chiudere definitivamente gli sportelli provinciali sarebbe un colpo di grazia nei confronti di una lingua parlata ormai da poche migliaia, se non centinaia, di persone; l’ultimo capitolo del genocidio culturale commesso nei confronti dei greci di Calabria, con conseguente e ulteriore impoverimento per tutto il territorio reggino, che si vedrebbe così privato di un pezzo importante della propria storia.

Un’ipotesi da scongiurare, magari tramite una prova d’orgoglio da parte dei deputati e senatori reggini e calabresi, di ogni schieramento politico, che imponga al Governo di fare dietrofront e riconoscere alla Provincia, i Comuni dell’Area Grecanica e le associazioni gli strumenti economici necessari per tenere in vita questa seppur tenue fiammella della diversità ellenofona.

Il Consigliere provinciale

del Prc- Federazione della Sinistra,

Omar Minniti

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Author: Francesco Iriti

Storico Direttore di www.ntacalabria.it, ed ideatore insieme a Nino Pansera della testata ntacalabria.it, E' giornalista pubblicista dal 2008. Vive in Irlanda da circa 10 anni come Digital Marketing Manager, ma porta avanti il giornale con l'aiuto di vari collaboratori che hanno sposato il progetto di Ntacalabria.

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