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Omar Minniti (Prc-Fds): “Le ferrovie calabresi al collasso. Cinquanta treni soppressi nei giorni scorsi. Questo territorio non ha bisogno di ponti sospesi, ma di trasporti moderni ed efficienti”.
In Calabria Trenitalia è ormai giunta al capolinea. Nei giorni scorsi sono stati soppressi circa 50 treni in tutta la regione, gran parte di questi in provincia di Reggio, a causa della mancanza di materiale rotabile. In media ogni giorno almeno 10/15 treni scompaiono dai tabelloni, con disagi estremi per i viaggiatori, siano essi pendolari o turisti. Disagi che si aggiungono a quelli di “ordinaria amministrazione”, dovuti alle pessime condizioni igienico-sanitarie (si ha notizia di un intervento dei Nas sui treni in transito in Calabria, ma non si conosce l’esito dell’ispezione) e all’esigua disponibilità di posti a fronte dell’alta domanda dell’utenza, specie nel periodo estivo. Soprattutto sulla linea jonica i convogli viaggiano sovraffollati, composti da un’automotrice Aln 668 con soli 68 posti a sedere. Inoltre, spesso i treni giungono a destinazione con forte ritardo, a causa di avarie ai convogli desueti che ne limitano la velocità.
Attualmente il parco mezzi di Trenitalia in Calabria è rappresentato da: quattro Ale 501 “Minuetto”, di ultima generazione, che fanno la spola continuamente sulla linea elettrificata della regione; sei locomotive E464 anche queste di nuova concezione, ma con vetture di tipo vecchissimo, senza aria condizionata e in pessime condizioni igieniche; sei elettromotrici Ale 803 risalenti al 1960, praticamente dei rottami da archeologia ferroviaria. A queste vanno aggiunte una serie di locomotive elettriche E656, una flottiglia di automotrici termiche Aln 668 che circolano sulla linea non elettrificata, non adeguate al servizio da svolgere e che recentemente presentano anche seri problemi di sicurezza (ci sono stati diversi casi di incendio). Va detto che gran parte di questo materiale viene raccattato da Trenitalia in altre regioni, man mano che in questi territori vengono acquistate nuove vetture come previsto dai contratti di pubblico servizio: ciò che altrove è considerato un pezzo da museo viene utilizzato in Calabria per mettere una toppa alla falla del sistema dei trasporti…
Una linea da Terzo Mondo in un Paese che “sogna” la costruzione del ponte sospeso a campata unica più lungo della storia. Una vergogna che ci induce a gridare, con ancora più forza, il nostro “No” a quell’opera inutile e dannosa che il governo vorrebbe far sorgere sullo Stretto, a partecipare alla manifestazione che avrà luogo sabato a Torre Faro (Messina) e chiedere altre priorità per questo territorio. Un solo “No” e tanti “Sì”: in primis quello ad un trasporto ferroviario moderno ed efficiente, che risponda alle esigenze della collettività locale.
Omar Minniti,
Consigliere provinciale
Capogruppo Prc-Fds
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