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La bestemmia pronunciata durante l’ultima seduta del Consiglio provinciale da un esponente di maggioranza, rimasto anonimo, è sicuramente un atto deprecabile che, indipendentemente dalle convinzioni religiose, ideologiche e filosofiche soggettive, offende i sentimenti dei credenti. Un gesto grave sul quale il Presidente dell’assemblea Giuseppe Giordano, la vicepresidente Tina Tripodi e l’Ufficio di Presidenza devono far luce, ai fini di tutelare l’immagine e la rispettabilità di tutto in Consiglio.
Ancora meglio sarebbe se il consigliere autore della bestemmia, sul nome del quale anche i giornalisti hanno mantenuto la riservatezza, facesse spontaneamente “outing” e porgesse pubblicamente le proprie scuse, chiudendo così questa deplorevole vicenda.
Chiarita la condanna nei confronti del suddetto gesto, in quanto membro della maggioranza di centrosinistra che sostiene alla Provincia il Presidente Morabito mi sento di rispedire al mittente, in maniera altrettanto inequivocabile, le lezioni di morale che vengono da esponenti della destra. Il riferimento è alla solerte nota del consigliere regionale Giovanni Nucera del Pdl, che si è sentito in dovere di condannare l’atto “blasfemo” che ha avuto luogo a Palazzo Foti, ma non ha mai espresso disappunto verso gesti analoghi, anche recenti, provenienti dalla sua area politica.
Mai letta e udita da Nucera, cattolico praticante, una presa di distanze della barzelletta con annessa bestemmia pronunciata da Silvio Berlusconi in mondovisione (ancora visionabile su YouTube). Non abbiamo letto nemmeno un comunicato di Nucera, oggi difensore della sacralità delle istituzioni, contro le squallide scene andate in onda nei giorni scorsi alla Camera, dove esponenti del Pdl hanno lanciato palline di carta e anche un sonoro “vaffa….” al Presidente Fini. Né ci è giunta notizia di un suo gesto di riprovazione – lui che non diserta una sola assemblea delle associazioni dei diversamente abili reggini e calabresi – verso gli intollerabili insulti razzisti dei deputati leghisti contro la collega disabile Argentin.
Nucera, da buon cattolico osservante, conoscerà a menadito una delle più belle massime del Vangelo: “Chi è senza peccato scagli la prima pietra”.
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