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«Ora la strategia del Pd è chiara, anche riguardo a Italcementi di Vibo Valentia. Da Rosy Bindi a Brunello Censore, tutti i democratici hanno votato contro la mozione M5S che impegnava il governo a vietare di bruciare il combustibile solido secondario nei cementifici. Anche la sinistra, dalemiana o renziana, appoggia la combustione del css, aprendo la strada a una delle attività industriali più cancerogene».
Lo dice Dalila Nesci, deputata calabrese del Movimento Cinque Stelle, dopo il voto – di pochi minuti fa – della mozione contro la combustione del css nei forni dei cementifici. La parlamentare pensa subito allo stabilimento Italcementi di Vibo Valentia, per il quale è aperto un tavolo tecnico al Ministero dello Sviluppo economico, al fine di trovare una soluzione per gli operai, cassintegrati sino al 2014. Commenta la deputata Cinque Stelle: «La Bindi è stata eletta in Calabria. Le avevo chiesto di sostenere le ragioni degli operai Italcementi. Ma lei e il collega Censore, deputato del territorio vibonese, mostrano di assecondare le volontà dei gruppi di potere, che vogliono affari e profitti, incuranti della salute pubblica e dei lavoratori.
Conclude Nesci: «A Vibo Valentia, come in altri posti, vorranno imporre inceneritori, impianti di combustione del css e altre attività che richiamano l’Ilva di Taranto, le sue morti bianche e il dramma dello sfruttamento. Il Movimento Cinque Stelle è contrario a questa politica fuori del tempo, che non crea occupazione né progresso».
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