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«Il consigliere regionale Ennio Morrone, di Forza Italia, è in pieno conflitto d’interessi come il presidente della Regione Calabria Antonella Stasi, del Nuovo Centrodestra. I due stanno nella sanità privata; il primo per le proprie cliniche, la seconda per quelle del marito. Ci spieghino perché vogliono nominare per forza nuovi dirigenti delle aziende sanitarie provinciali, per cui la giunta regionale procederà probabilmente lunedì 8 settembre».
Lo dice la deputata M5S Dalila Nesci, che aggiunge: «È la prova che sbeffeggiano la legge e considerano carta igienica il parere dell’Avvocatura dello Stato, che di recente ha chiarito al mondo l’impossibilità, per la giunta della Calabria, di nominare dirigenti pubblici».
La parlamentare Cinque Stelle sottolinea: «Alla fine della legislatura regionale stiamo assistendo, in un diffuso e complice silenzio, allo snaturamento delle istituzioni elettive, che calpestano le regole per consolidare il potere in vista delle regionali. Anziché revocare le nomine illegittime, la giunta Stasi vuole moltiplicarle».
Nesci conclude: «La sanità è il problema più grosso e urgente della Calabria, ma con questi soggetti, protetti dal governo delle sporche intese, si avranno soltanto maggiori danni e guai».
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