NCD: “Dal Ministro Lanzetta disparità di trattamento a danno di Scopelliti”

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“Il comportamento del Ministro Maria Carmela Lanzetta sul c.d. caso Scopelliti è emblematico della incapacità di fare politica secondo le regole del confronto democratico e del necessario rispetto della verità”. Lo affermano i Senatori Calabresi del Nuovo Centrodestra Antonio Gentile, Nico D’Ascola, Piero Aiello, Antonio Caridi e Giovanni Bilardi.

“Il paradosso di questa triste vicenda – spiegano i Senatori del Nuovo Centrodestra – è costituito dalla evidente disparità di trattamento a danno di Giuseppe Scopelliti usata dal Ministro Lanzetta in casi analoghi – per come si evince chiaramente dal comunicato del Viminale diffuso ieri sera – ed è fortemente indicativo dell’accanimento del quale il Presidente della Giunta della Regione Calabria è vittima. Tutto ciò è peraltro avvenuto in un quadro di apparente moralismo finalizzato a creare l’ennesimo falso caso di favoritismo in una vicenda nella quale, per contro, è esemplare e documentata l’imparzialità del Ministro degli Interni Angelino Alfano.

Emerge piuttosto la colpevole disinformazione della Lanzetta che non è riuscita nemmeno nel suo intento di creare il “caso”, dal momento che, in data 22 aprile u.s., ha di fatto accusato Alfano di inadempienza a favore di Scopelliti, clamorosamente ignorando che la fase dell’iter procedimentale della sospensione di competenza del Ministro degli Interni si era già conclusa in data 18 aprile 2014.

La vicenda è ancor più grottesca – continuano i Senatori calabresi del Nuovo Centrodestra – se si pensa che Scopelliti ha già inviato al Consiglio regionale (chiamato a deliberare sul punto) due missive di dimissioni, che rendono pertanto superflua la procedura di sospensione. Va però rimarcato che le dimissioni di Scopelliti costituiscono un atto di vera e propria sensibilità politica ed esprimono profondo senso di dignità e di rispetto delle istituzioni. Tuttavia restano pur sempre un atto volontario, certamente non dovuto.

Il senso di questa ultima precisazione è che nella vicenda in questione si è voluto colpire, con sospetti del tutto infondati e falsi, un uomo politico che ha assunto un’ iniziativa poco diffusa nel triste panorama politico di quanti tendono a conservare ad ogni costo le proprie prerogative. E ciò è tanto vero sol che si pensi al fatto che se Scopelliti non avesse presentato le proprie dimissioni avrebbe consentito la prosecuzione dell’attività dell’attuale Giunta regionale, da lui stesso sino a questo momento guidata.

Ciò a prescindere da ogni ulteriore considerazione sulla miopia del Ministro Lanzetta che non ha nemmeno percepito l’evidente interesse che la sua stessa parte politica nutre per le dimissioni del Governatore della Calabria. Se Scopelliti fosse persona diversa da quella che è – concludono i Senatori Calabresi del Nuovo Centrodestra Antonio Gentile, Nico D’Ascola, Piero Aiello, Antonio Caridi e Giovanni Bilardi – a questo punto potrebbe ritirare le proprie dimissioni e lasciare che il procedimento di sospensione si compia, facendo così prevalere il mero egoismo politico”.

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