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“Sono trascorsi dieci anni dall’uccisione del vicepresidente del consiglio regionale Franco Fortugno, in un seggio delle primarie del centrosinistra a Locri. Il ricordo è indelebile, come il senso di confusione e il dolore profondo che assalì un intero Paese, nel corso di un momento di alta democrazia italiana, sporcato del sangue di una persona perbene”. E’ quanto afferma il segretario regionale del Partito democratico, on. Ernesto Magorno.
“Restano i tanti dubbi, ma nello stesso tempo anche la rabbia profonda che in quei giorni scosse lo spirito civico di una intera comunità – dice ancora Magorno -, soprattutto delle giovani generazioni che hanno iniziato a nutrirsi della cultura della legalità e della trasparenza che devono muovere un moto di rinnovamento che non si è ancora sviluppato nella sua essenza.
E’ nostro dovere – conclude Magorno – non cedere il passo allo sconforto e non retrocedere sul percorso della battaglia quotidiana contro le mafie. In questo momento, il pensiero non può che andare alla famiglia, alla moglie e ai figli ai quali mi stringo con grande affetto e commozione”.
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