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L’immediata chiusura del Punto nascite dell’Ospedale di Melito Porto Salvo (RC) è un segnale poco incoraggiante per il futuro dell’area grecanica.
Siamo tutti consapevoli dello straordinario momento che sta attraversando la sanità calabrese, afflitta da sprechi ed inefficienze che ci fanno balzare agli onori della cronaca nazionale, purtroppo a volte con conseguenze mortali.
Così come siamo consapevoli del notevole sforzo “solitario” posto in essere dal Presidente Scopelliti per arginare gli effetti negativi frutto anche della disastrosa gestione degli ultimi cinque anni.
Tuttavia non è mai certo un bel segnale per le speranze ed il futuro della nostra terra quando, per tentare di raddrizzare la barca della sanità calabrese, si procede con le chiusure proprio dei Punti nascita ospedalieri, specie come quello melitese che ha rappresentato, negli anni, il luogo “naturale” di nascita per molti reggini.
Non sarà facile per le giovani famiglie della comunità dell’area grecanica, già scoraggiate per le incertezze di un futuro socio-economico non certo roseo, dover affrontare le enormi difficoltà che la recente chiusura comporterà senza, peraltro, alcuna certezza sulla promessa di mantenimento della struttura quantomeno per le emergenze.
Al Presidente Scopelliti rivolgiamo un appello affinché si faccia carico della riconsiderazione della vicenda, al di là della logica dei freddi numeri, per dare alle famiglie del melitese un segnale di fiducia nel futuro.
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