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di Francesco Iriti
“In consiglio provinciale sono arrivato scalzo e senza scorta, per usare una locuzione del buon Italo Falcomatà, e scalzo e senza scorta lascio questo consesso”.
Nino Romeo esce allo scoperto confermando i rumors delle scorse settimane che non lo vedranno ricandidato nuovamente alle imminenti elezioni provinciali”.
“Si chiude un ciclo di governo della nostra Provincia. Si chiude per tanti di noi un’esperienza esaltante che ci ha visti protagonisti nel rappresentare in questi cinque anni i bisogni dei nostri rispettivi territori di provenienza. – ha dichiarato Romeo – L’esperienza di ognuno di noi consiglieri è stata diversa come diversi sono i problemi delle popolazioni che abbiamo rappresentato. La mia è stata sicuramente esaltante”.
Romeo vuole ribadire il fatto che “ho lavorato intensamente per portare quanto più possibile i problemi emergenti a soluzione e gran parte di essi hanno avuto soluzione. Sono orgoglioso di non aver lavorato per me, ma di essermi speso per la collettività. Ove mai io non dovessi più mettere piede a palazzo Foti, spero di lasciare un ricordo buono in tutti e nell’apparato della provincia”.
Nino Romeo analizza il proprio operato durante il quale “non ho improntato la mia azione politica alla furbizia ed alla cattiveria, ma mi sono sempre limitato ad avviare procedimenti atti a portare benessere nella popolazione che mi ha votato. Non sono un furbo e non sono cattivo. Sono stato me stesso con i miei limiti, con la mia dignità e con la mia umiltà”.
Non manca un “mea culpa” personale da parte dello stesso consigliere provinciale. “Mi dolgo soltanto di aver dovuto rilevare qualche crepa nella linearità delle condotte politiche personali. Tuttavia so di dover prendere atto, mio malgrado, che la politica è fatta di comportamenti articolati e non sempre in linea con il rigore morale. – continua Romeo – Comunque, anche se con ritardo, ne prendo atto e mi metto dalla parte di quel filosofo che non si rammaricava della morte che sopravveniva, ma si dispiaceva di non avere più tempo per imparare.
“Affido i miei saluti a tutti voi, a tutti indistintamente – conclude il consigliere uscente – augurandovi per il futuro un compagno di viaggio come Nino Romeo”.
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