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«I dati che emergono sull’inquinamento delle coste calabresi sono ancora sconvolgenti». Non usa mezzi termini la deputata M5S Dalila Nesci, che all’indomani dei risultati delle analisi di Legambiente in Calabria ha presentato un’interrogazione parlamentare, sottolineando che «i dati dell’associazione ambientalista confermano che è la regione con il servizio depurativo peggiore».
Dal quadro ricostruito dalla parlamentare Cinque Stelle emerge una situazione profondamente critica soprattutto nel vibonese, che «per l’incuria delle amministrazioni locali oggi si presenta come la provincia con la peggiore copertura del servizio di depurazione».
«Le responsabilità di una situazione così drammatica, soprattutto per le aree costiere considerato il periodo estivo – continua Nesci – non possono che essere imputate alle diverse amministrazioni negli anni, come testimoniano le indagini giudiziarie che hanno portato alla denuncia di ben 30 sindaci dell’area vibonese per scarico abusivo».
«Ecco perché – conclude Nesci – chiediamo al governo che ci sia maggiore controllo ambientale, ma anche economico dato che dal 2000 sono stati versati nelle casse calabresi oltre 700 milioni per interventi sui servizi di depurazioni che, a quanto pare, non sono mai stati effettuati in maniera adeguata».
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