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«Anche se non vi occupate di politica in prima persona, sappiate che la politica si occuperà comunque di voi. Se a Vibo non esiste una qualità dei servizi adeguata per gli studenti, se mancano luoghi di aggregazione sociale, se non ci sono trasporti, strutture sportive, dovete pensare che questo dipende anche dalle nostre scelte. Per questo vi invito a partecipare a tutti momenti della vita democratica del Paese. Se non lo farete, semplicemente delegherete altri a farlo al posto vostro».
Lo ha detto il candidato del Partito democratico alle primarie cittadine del centrosinistra del 22 febbraio, Antonio Lo Schiavo, parlando questa sera, presso la sua sede elettorale, ad una nutrita delegazioni di studenti degli istituti scolastici superiori vibonesi.
«Vibo Valentia – ha aggiunto Lo Schiavo – deve tornare ad essere una città giovane, dinamica, vivibile, che guarda al futuro, perché la pagina più bella di questa città deve ancora essere scritta. Ad un’Amministrazione comunale spetta però il dovere di creare le condizioni per favorire un percorso di ritorno, dopo gli studi e le esperienze fuori sede, che attragga i suoi giovani e li invogli a riportare qui le conoscenze acquisite altrove. Il Comune può, anzi deve, incentivare una serie di percorsi che vi consentano di ritornare in città, avviando politiche di sostegno all’occupazione e all’imprenditoria giovanile, dando la possibilità a chi vuole fare impresa di avere un luogo fisico e una consulenza adeguata come, ad esempio, un incubatore d’imprese. Inoltre, tocca al Comune garantire altri servizi che innalzino la qualità della vita, come biblioteche, impianti sportivi, piste ciclabili, un efficiente servizio di mobilità pubblica, e che creino una città viva e vitale in cui valga la pena tornare a vivere. Ciascuno deve però mettere in gioco qualcosa. L’idea che la politica debba fare tutto e che il cittadino sia esente da ogni responsabilità è sbagliata. È giusto pretendere servizi efficienti ma è doveroso, al tempo stesso, dare qualcosa alla società in termini di impegno personale. Fatevi un’opinione libera, ragionate con la vostra testa e sostenete chi volete ma, soprattutto, partecipate perché l’assenza dei giovani dalla politica ha prodotto i guasti che oggi tutti conosciamo».
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