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«Esprimo solidarietà ai giornalisti di Rete Kalabria licenziati in tronco per aver chiesto il pagamento degli stipendi arretrati». Lo afferma la deputata M5S Dalila Nesci, dicendosi «colpita dal licenziamento, avvenuto, secondo quanto si legge sui giornali, senza trattative e senza rispetto per la dignità dei lavoratori».
La parlamentare aggiunge: «È molto pesante la denuncia dei comportamenti dell’editore da parte di Carlo Parisi, vicesegretario nazionale della Fnsi e segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria. Mi unisco alle parole della collega giornalista Cristina Iannuzzi, delegata dall’assemblea di redazione di Rete Kalabria, la quale ha significato la necessità che i giornalisti in questione non subiscano condizioni di sfruttamento e ricatto».
Nesci conclude: «Vedremo se ci saranno ripensamenti e se prevarrà il buon senso, a tutela dei diritti dei lavoratori. Valuteremo, inoltre, se vi sono state violazioni e, all’occorrenza, se vi sono possibilità di sindacato ispettivo parlamentare. Mi auguro che questa brutta vicenda termini con il riconoscimento delle ragioni dei lavoratori e con la prosecuzione del loro importante ruolo di informazione, di cui in Calabria c’è tanto bisogno».
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