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Riceviamo e pubblichiamo da William Verta Movimento Giovanile Sammarchese di S.Marco Argentano:
“Cari Italiani,
non so perché, ma rimanere inerme davanti a questo scempio nazionale mi fa star male, mi viene voglia come affermava Craxi anni fa, di sfondare quel velario di carta che mi sta davanti agli occhi.
Oramai è di dominio pubblico che stiamo subendo una dittatura mascherata da democrazia, non siamo più nelle condizioni di decidere o meglio di indicare una via maestra attraverso il nostro voto, per garantire un futuro consono alla nostra e alle future generazioni.
L’Italia ha bisogno di stabilità e governabilità, il nostro obiettivo deve essere quello di restituire autorevolezza e efficienza ai fondamentali poteri democratici, è necessario metter mano alla nostra costituzione in modo da garantire una stabilità dell’esecutivo.
Oggi la nostra nazione è allo sbando, il debito pubblico aumenta, la disoccupazione è ai massimi storici e nelle ultime settimane è solo diminuita di uno 0,4%. Necessita staccare la spina, stiamo perseverando verso una direzione che ci sta conducendo verso un punto di non ritorno.
Purtroppo non si parla più di cultura, sviluppo, turismo, industrializzazione, siamo strozzati dalla politica messa in campo dall’Europa, che attraverso l’asse tedesco, inglese e francese sta depauperando il nostro paese e indebolendo il potere d’acquisto delle famiglie.
Attraverso i social network, nelle piazze reali e non virtuali si avverte una forte sensazione di scoraggiamento, gli anziani, i padri di famiglia, i giovani non credono più in niente. La nostra terra è in ginocchio, e tutti dico tutti non si sentono rappresentati da niente e da nessuno.
L’astensionismo che si è verificato alle ultime elezioni regionali nella mia regione, la Calabria, dimostra in maniera cinica quello che ho appena affermato e purtroppo se non avverrà una virata netta verso nuovi orizzonti, questa tendenza è incline a crescere.
Non ci resta che esprimere il nostro dissenso, impegnarci con più forza con azioni concrete per rivoltare questa situazione. Questo mio pensiero è rivolto a coloro che hanno capacità e per cui l’obbligo morale di dare una mano per la ripresa della nostra economia.
Auspicando una rivoluzione di idee e un rafforzamento del termine libertà di pensiero in ricordo della recente strage presso la sede di Charlie Hebdo in Francia, mi auguro che riflettiate anche grazie a questo mio mite sfogo, partorito in un giorno di forte sconforto frutto dell’incapacità prodotta dall’attuale classe dirigente nazionale
“Una nuova leva deve farsi avanti. Deve essere individuata, aiutata, sostenuta, incoraggiata. Un vero rinnovamento significa uomini nuovi, idee nuove, programmi immagini, linguaggi nuovi” –Bettino Craxi
” .
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