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«Il Movimento Cinque Stelle e i suoi attivisti contrastano gli abusi contenuti nella nuova legge elettorale della Calabria, che intanto viola l’articolo 122 della Costituzione, per cui le Regioni, nell’adottare il proprio sistema elettorale, sono obbligate al rispetto dei princìpi fondamentali stabiliti con legge ordinaria».
Lo dichiarano in una nota i parlamentari M5S della Calabria che aggiungono: «Perciò, proposto dagli attivisti e firmato da tutti i deputati calabresi del Movimento, proprio oggi è stato presentato alla Camera un atto parlamentare che mette in risalto come e quanto la nuova legge elettorale calabrese cancelli la democrazia, a vantaggio del vecchio sistema di potere».
Proseguono i parlamentari Cinque Stelle calabresi: «Nell’atto abbiamo chiesto al governo di promuovere la questione di legittimità costituzionale. Infatti, nel testo della legge elettorale calabrese è esclusa la rappresentatività, richiesta dalla legge n. 165 del 2004, che detta i princìpi generali di riferimento. Ancora, la soglia di sbarramento al 15% è mostruosa e si discosta oltremodo dalla precedente soglia, del 5%».
I parlamentari calabresi del Movimento Cinque Stelle concludono: «I nuovi collegi individuati cancellano il rapporto fra rappresentanti e territorio. Inoltre, la figura del consigliere supplente, che sostituirà il consigliere nominato assessore regionale, è finalizzata al mero incremento di poltrone, in spregio alla sentenza n. 35/2014 della Corte costituzionale, che ha imposto un’altra riduzione dei consiglieri regionali, da 40 a 30».
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