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“Al parlamentare del Pdl, on. Guido Crosetto sentirei di dire che la sua valutazione sulla Calabria è superficiale. In questa regione, in cui sono nato e cresciuto, le persone oneste e perbene sono la stragrande maggioranza. Lo invito personalmente io a visitare la Calabria, poiché questa regione per superare le sue emergenze ha bisogno di tutti, come la Sicilia di 20 anni fa, anche del prezioso contributo di persone come Crosetto”.
Lo afferma l’on. Domenico Naccari, delegato ai rapporti con le comunità regionali del sindaco di Roma Gianni Alemanno. “Certe equazioni sentite da Giletti, – spiega Naccari – sono lontane dalla realtà. Sarebbe come additare tutti i lombardi di essere corrotti solo perché esiste un’esigua minoranza che prende tangenti.
Se l’on. Crosetto visitasse la regione si renderebbe conto di persona che non è tutto ‘ndrangheta e malaffare ciò che anima la vita dei calabresi, come purtroppo appare dai media nazionali, interessati evidentemente più alla cronaca nera che alla cultura calabrese. Ci sono ancora molte criticità, è vero: dall’assenza di lavoro a diffuse forme di bisogno e povertà; una potente criminalità organizzata, minoritaria, che lo Stato sta fortunatamente rendendo inoffensiva, fino al gap socio-economico ed infrastrutturale che accentua l’atavico ritardo che la Calabria sconta col Nord del Paese e dell’Europa.
Ritardo di cui il Nord ha molte responsabilità nelle scelte che furono fatte agli albori della rivoluzione industriale. Ho avuto modo di dire in più circostanze che esiste una commistione e una degenerazione a più livelli preoccupante che riguarda tutto il Paese. Da Nord a Sud, senza distinzioni. La Sicilia di quindici, venti anni fa – prosegue l’on. Naccari – si presentava con una mafia radicata e pericolosa che addirittura determinava scelte e orientava la vita politica nazionale.
Oggi non è più così, grazie all’offensiva dello Stato che ha quasi azzerato i vertici delle organizzazioni criminali e grazie ad una coscienza civile maturata in un decennio, a supporto della quale sono scesi in campo tutte le istituzioni, la politica, gli intellettuali, i giornalisti e la stessa tv di stato, la Rai, che ha dedicato ampio spazio alla metamorfosi siciliana. Anche in Calabria sta maturando un forte spirito critico, soprattutto nelle nuove generazioni; giovani impegnati attivamente nell’associazionismo al fine di sviluppare quegli anticorpi necessari a respingere ogni tentativo di contaminazione.
Esiste un fiume carsico positivo che si muove nell’indifferenza dei media nazionali, nelle scuole, nei luoghi di aggregazione, nelle università e nelle famiglie calabresi e sta dando i suoi frutti anche grazie all’incessante impegno della magistratura, delle forze dell’Ordine, di intellettuali e giornalisti che dedicano molto del loro tempo libero a parlare di legalità nelle scuole. Questi fermenti – conclude il delegato di Alemanno – andrebbero sostenuti e supportati da tutte le forze nazionali, anche dall’onorevole Crosetto al quale rivolgo l’invito a visitare una delle regioni più belle d’Europa che possiede uno straordinario patrimonio storico, culturale e ambientale invidiato in tutto il mondo”.
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