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Riceviamo e pubblichiamo da Laura Ferrara Portavoce Movimento Cinque Stelle al Parlamento Europeo
“Anche la Commissione si è accorta dei ritardi della Regione Calabria nella gestione dei rifiuti e soprattutto nell’aggiornamento del piano di gestione risalente al 2007. In gioco ci sono i fondi UE 2014-2020, per beneficiare dei quali occorre una pianificazione basata su opzioni in linea con la gerarchia dei rifiuti prevista dalla direttiva n. 98/2008. Questi fondi dovrebbero in primo luogo sostenere la raccolta differenziata e il riciclo.
La Regione Calabria dal canto suo invece propone una rimodulazione del Piano di gestione dei rifiuti che prevede di raggiungere una percentuale di raccolta differenziata pari al 32,6%, (anziché del 65%, come prevede il D.Lgs 152/2006), e un nuovo scenario organizzativo e impiantistico regionale (dal costo stimato di 101,2 milioni di euro), per diminuire la percentuale dei rifiuti da conferire in discarica (senza indicare date certe entro cui si dovrebbe raggiungere tale obiettivo).
I ritardi atavici di questa regione rischiano di accumularsi ulteriormente, visto che a due mesi dal rinnovo del Consiglio Regionale ad oggi non si conosce ancora a chi sarà affidata la delega all’ambiente.
Intanto nel 2015 grazie alla rimodulazione approvata il 25 luglio 2014 la tariffa per lo smaltimento aumenterà, a fronte di un servizio ancora meno che sufficiente e percentuali di RD al di sotto di quelle richieste dagli obiettivi della legislazione nazionale. Esiste una relazione istruttoria della cessazione dello stato d’emergenza che ammette come non si sia assolutamente lavorato verso una politica della gestione intelligente dei rifiuti, tant’è che le risorse dei fondi 2007/2013 non sono state utilizzate come previsto, la stessa fine ora rischia di farla il por 2014 – 2020.
L’Ue ha avviato l’indagine e rimane in attesa di risposte dalle quali dipenderanno le sorti della futura programmazione. Come Movimento 5 Stelle non ci aspettiamo prese di responsabilità per il fallimento dalla vecchia amministrazione, ci saremmo aspettati invece un cambio di rotta, anzi “di verso” dal nuovo Presidente del Consiglio Regionale.
A fare il punto sulla situazione della Calabria è il commissario all’ ambiente, Karmenu Vella, rispondendo all’ interrogazione presentata dal Movimento 5 Stelle. L’ esecutivo europeo “è pienamente consapevole dei problemi relativi all’ attuazione della legislazione Ue sui rifiuti che la regione deve affrontare” scrive Vella, che annuncia una verifica, relativa all’ attuazione delle raccomandazioni di Bruxelles, “che coprirà la Calabria” . La Commissione europea ricorda inoltre come gli investimenti futuri di fondi Ue della politica di coesione, nella gestione dei rifiuti dovranno avvenire “sulla base dei piani di gestione e programmi di prevenzione dei rifiuti nazionali e/o regionali .
Ció garantirá che gli investimenti futuri, provenienti dai fondi europei siano in linea con la politica e la legislazione Ue. Intanto la Calabria rimane una “sorvegliata speciale”
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