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Cosa ha fatto il nuovo governatore della Regione Calabria a 4 mesi dal suo insediamento? A parte alzare la bandiera bianca di arresa sui fondi Ue 2007/2013, non ci pare gran ché. Il “noi ve lo avevamo detto” non fa parte dello stile del Movimento 5 Stelle, per cui mentre Oliverio continuava a non rispondere ai nostri interventi in merito alla questione dei fondi e nemmeno al tentato contatto avuto alla sua elezione, qui da Bruxelles stiamo cercando di capire il pasticciaccio della Regione Calabria e se c’è qualche speranza recondita di recuperare questi soldi bloccati per la scellerata e incompetente gestione di una classe politica che oggi non può giocare a scarica barile. Vi è un groviglio di corresponsabilità fra politici e strutture regionali per l’attuale situazione. Al fine fornire una soluzione e permettere alla Regione Calabria di uscire dall’impasse, abbiamo anche chiesto un incontro con la commissaria Cretu che spero possa avvenire nel più breve tempo possibile.
Dal 2000 piogge di denaro pubblico sono state buttate, è il caso di dirlo, in Calabria dall’Europa, ma non si notano differenze, se non qualche incompiuta in più. Che fine hanno fatto questi soldi? Se lo chiedono i cittadini così come il Movimento 5 Stelle e la stessa Corine Cretu, Commissario europeo per la politica regionale.
Ad oggi questa regione non ha fatto un solo passo in avanti rispetto agli obiettivi che si dovevano raggiungere con i fondi comunitari, rimanendo relegata allo stato di Regione ad obiettivo Convergenza a più di un decennio dall’avvio della programmazione. Da diversi mesi non riesco ad ottenere risposte dalla Regione circa i fondi Fesr: nonostante siano bloccati da gennaio 2012, la Regione ha continuato ad emanare bandi per i finanziamenti: se -come sembra probabile- i fesr non verranno sbloccati, chi si assumerà gli oneri del finanziamento?
Non basta l’outing fatto durante il Consiglio Regionale, il nuovo esecutivo deve ora spiegare ai cittadini quando verranno sbloccati i pagamenti della Commissione e nel frattempo dirci da dove ricava le risorse per anticipare la quota di cofinanziamento a carico dell’UE.
Ci auguriamo che non debbano essere nuovamente i cittadini a dover mettere le pezze laddove la classe dirigente ha per anni sbagliato.
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