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Gli effetti delle dimissioni di Scopelliti continuano ad alimentare perdita di credibilità di una certa classe politica calabrese.
La vicenda del Presidente condannato a sei anni di reclusione e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici, la sua candidatura alle elezioni europee, l’applicazione dell’art. 8 del D.lgs n. 235/2012 e le conseguenze delle sue dimissioni sulla legislatura calabrese, sono un misto di caos e incredulità. La sospensione di diritto dalla sua carica decorre dal 27 marzo (data della sentenza), ma le dimissioni rassegnate dal Presidente dopo la sentenza, annunciate in concomitanza con la sua candidatura alle elezioni europee, secondo i tecnici “non potrebbero che produrre effetto posticipato al decorso del termine di sospensione”.
In base a questo orientamento si eviteranno le elezioni anticipate e l’attuale Consiglio regionale continuerà ad essere operativo sino al 2015.
Laura Ferrara, candidata al Parlamento europeo con il M5S, al termine di un faccia a faccia televisivo con Scopelliti, anch’egli candidato con il NCD, che sarà trasmesso in onda sull’emittente Ten la prossima settimana, analizza alcuni aspetti della vicenda. Anche se sospeso dalla carica, Scopelliti continua ad appartenere alla Giunta Regionale. “Al consigliere regionale sospeso, in base all’art. 8 della Legge Severino, spetta un assegno pari all’indennita’ di carica ridotta di una percentuale fissata con legge regionale.
Sono sicura che i cittadini calabresi sarebbero curiosi di sapere quanto incasserà mensilmente di indennità il “sospeso” Presidente Scopelliti in caso in cui le sue dimissioni abbiano effetto posticipato. Inoltre, non è stata fatta nessuna chiarezza sulle conseguenze in caso di elezione al Parlamento Europeo. La nostra Costituzione è chiara sul punto: l’art. 122 sancisce che nessuno può appartenere contemporaneamente a un Consiglio o una Giunta Regionale e al Parlamento Europeo, perciò tecnicamente, anche se sospeso e con dimissioni prive di efficacia sino al termine del periodo di sospensione, egli verserebbe in un caso di incompatibilità se venisse eletto al Parlamento europeo.
E’ giusto che si faccia chiarezza con i cittadini calabresi, la misura è ormai colma, spero che si ricorderanno anche di questo quando il 25 maggio andranno a votare”.
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