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Al Ministro della Giustizia – Per sapere – Premesso che:
– una ricerca della Uil Pa Penitenziaria, relativamente ai dati del primo semestre del 2011, fa emergere una situazione davvero preoccupante rispetto al sovraffollamento degli Istituti Penitenziari in Calabria;
– sono 3.056 i detenuti, dei quali 3004 uomini e 52 donne, che si trovano nelle carceri calabresi, a fronte di 1.791 posti attualmente disponibili;
– l’Istituto Penitenziario con il più alto indice di affollamento (anche a livello nazionale) continua ad essere Lamezia Terme(186,7%), seguito da Castrovillari (119,1%) e Locri (112%);
– a fronte di tale situazione vanno segnalati un suicidio in cella (Castrovillari) e 12 tentati suicidi; 182 detenuti hanno attuato proteste soggettive e ci sono state anche 21 proteste collettive;
– si sono, altresì, registrate 6 aggressioni ai danni di poliziotti penitenziari; nei giorni scorsi 5 agenti della Polizia Penitenziaria sono stati aggrediti e feriti da un detenuto straniero nel carcere di Rossano; il 14 luglio u.s. è stata individuata e bloccata a Lamezia Terme una lettera minatoria imbottita con proiettili, indirizzata al delegato regionale UGL della Polizia Penitenziaria, Carlo D’Angelo, attualmente in servizio nel carcere di Cosenza;
– difficoltà del Personale della Polizia Penitenziaria operante in Calabria sono state denunziate a più riprese dalle varie sigle sindacali, in particolare dall’UGL;
– gli organi del Personale della Polizia Penitenziaria, pur essendo completi non risultano adeguati alla necessità che lo vedono impegnato non solo all’interno delle strutture carcerarie, ma anche per le varie traduzioni ed a volte l’impossibilità di attuarle fa slittare i processi giudiziari;
– le misure introdotte dal Piano carceri risultano decisamente inefficaci:
– se non ritenga necessario ed urgente attuare un piano straordinario per le carceri, con l’assunzione di un adeguato numero di Agenti di Polizia Penitenziaria;
– se non pensa di dover revisionare il regolamento del Corpo di Polizia Penitenziaria e delle norme ordinamentali che regolano disciplina e mobilità nazionale;
– se non ritenga, altresì, di dover procedere ad un adeguamento strutturale e strumentale di risorse e materiali tecnologici per ottimizzare l’espletamento di traduzioni e vigilanza dei penitenziari;
– quali gli effettivi interventi per garantire il completamento delle nuove costruzioni di edifici penitenziari in Calabria;
quali gli interventi di recupero per le strutture carcerarie in Calabria, costruite per tali scopi, ma di fatto abbandonate
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