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Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di Sebi Romeo relativo all’incontro Enac:
“L’incontro con i vertici Enac ci consegna due elementi. L’aeroporto dello Stretto è considerato una strategica infrastruttura nel panorama nazionale, ma la società che gestisce lo scalo non è considerata capace di garantirne risanamento e sviluppo.
Questa condizione pone alla politica ed alle istituzioni alcuni interrogativi ai quali occorre dare risposte serie e rapide.
La presenza alla riunione di Mario Oliverio, Giuseppe Raffa, Giuseppe Falcomata’, Armando Neri, Riccardo Mauro, Demetrio Battaglia rappresenta una dimostrazione di come le istituzioni siano unite nello sforzo di rilancio del Tito Minniti.
In questo senso, la proposta del presidente della Regione, recepita da Enac, è indubbiamente da percorrere, infatti da subito è necessario deliberare un piano industriale che affronti e risolva le criticità individuate da Enac, che non possono essere ricondotte unicamente al costo del personale, ma bensì ai costi di una gestione troppo onerosa e spesso apparsa fuori controllo.
L’impegno di Oliverio a sostenere i costi relativi alla struttura dell’aerostazione,attraverso la programmazione comunitaria, realizza una risposta concreta alla seconda osservazione.
Adesso, considerata la dichiarazione di Raffa che durante la riunione ha garantito una immediata lettera a sollecito del piano industriale, occorre agire senza indugi per arrivare a scongiurare la decadenza della concessione, con l’obiettivo di rilanciare l’aeroporto, in linea con quanto sostenuto da Giuseppe Falcomata’ che ha efficacemente sottolineato come il nostro scalo sia strategico per lo Stretto e la Calabria.
Ovviamente, per essere credibile ed autorevole,l’azione delle Istituzioninon potrà prescindere da una nuova governance dello scalo,nettamente posta come condizione da Enac ed oggettivamente necessaria a fronte della esigenza di aprire una nuova stagione.
Risanamento, politiche di gestione e programmazione,cambiamentodevono essere i punti fondamentali di questa cruciale fase.
Insieme al Sindacato ed a Confindustria,gli Enti devono costituire un tavolo permanente per rendere questa crisi una occasione di rilancio,nel rispetto dei livelli occupazionali e del risanamento”.
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