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Riceviamo e pubblichiamo:
“L’impugnazione del Governo Berlusconi della legge regionale calabrese n.8 del 2010, che prevedeva, tra l’altro, la trasformazione dei contratti part-time in full time degli ex lavoratori Lsu-Lpu e l’avvicinamento degli stessi lavoratori presso i dipartimenti regionali più vicini ai luoghi di residenza nonché la stabilizzazione dei 100 giovani laureati, è un atto fortemente lesivo e dannoso dei diritti dei lavoratori.
Gravi sono le prime affermazioni del neo governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti che, invece, di difendere questo sacro e giusto provvedimento varato dal centrosinistra per dare tranquillità economica ai lavoratori e alle loro famiglie, si schiera apertamente con la scelta nefasta del Governo Berlusconi dimostrando da subito di essere un governatore non a servizio della Calabria e dei calabresi ma a servizio delle logiche romane e nordiste che stanno penalizzando il sud e la nostra Regione.
Ridicole appaiono le considerazioni dell’avv. Zoccali, già capo di gabinetto dell’ex Sindaco Scopelliti, che, maldestramente, per difendere l’impugnazione della legge, parla di ”scelta legata al fatto che andavano fatti i concorsi pubblici”. Evidentemente Zoccali si riferiva al modello “Reggio Calabria” dove in 8 anni di gestione Scopelliti per lavorare alla Leonia, alla Multiservizi e nelle altre società miste non si è mai fatto un minimo di selezione pubblica o come alla selezione burla alla Reges dove a 11 mila ragazzi e ragazze reggine è stata fatta presentare una domanda per poi assegnare i posti a tavolino!
Peraltro, Zoccali dimostra di non conoscere la situazione specifica delle categorie interessate al provvedimento del governo. Infatti, per quanto riguarda gli ex Lsu-Lpu la loro immissione in ruolo è avvenuta già da tempo e questi lavoratori sono già dipendenti di ruolo con contratto part-time mentre per quanto riguarda i giovani laureati la loro assunzione avvenne a seguito di una procedura concorsuale pubblica.
Il Partito dei Comunisti Italiani-Federazione della Sinistra continuerà a sostenere, come ha fatto in passato con le proposte dei propri rappresentanti in consiglio regionale che sono diventare poi norme legislative a favore dei lavoratori precari calabresi, gli ex Lsu-Lpu e i 100 giovani laureati”.
Partito dei Comunisti Italiani
Federazione Provinciale di Reggio Calabria
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