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Riceviamo dal PdCI di Reggio Calabria e pubblichiamo:
Si è svolta ieri presso il noto locale “I TEMPIETTO” la Conferenza Stampa del PdCI per presentare alcune proposte per la realizzazione di una città sostenibile.
All’iniziativa erano presentii, tra gli altri, il Segretario Regionale del PdCI Michelangelo Tripodi, il Segretario Provinciale Lorenzo Fascì candidato al Comune e alla Provincia, il Segretario Cittadino Ivan Tripodi, il prof. Pasquino Crupi candidato al Comune, l’ing. Bartolo Lucio Talia candidato alla Provincia nel Collegio n. 17 – Reggio Calabria V.
Dopo gli Interventi di apertura di Lorenzo Fascì, Pasquino Crupi e Michelangelo Tripodi, il progetto di modello di città sostenibile è stato illustrato dal dott. Tonino Valenti che, insieme ad altri esperti e professionisti, ha curato l’elaborazione della proposta programmatica che di seguito sinteticamente viene illustrata.
Per città sostenibile intendiamo una città che soddisfi i bisogni del presente accrescendo la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri. Il contrario dunque dello sviluppo attuale, che consuma risorse non sostituibili, o sostituibili a costi elevatissimi, per soddisfare (spesso malamente) i bisogni (spesso falsi) del presente.
In relazione all’obiettivo che ci siamo prefissi, nonché, in ottemperanza a quanto previsto dalle Direttive Europee acquisite e tradotte nei programmi regionali e provinciali tramite i Programmi Regionali di Gestione Integrata dell’Acqua, Piani Territoriali di Coordinamento Provinciale e Piano Energetico Regionale, intendiamo orientare il nostro programma, sollecitando una serie di azioni concrete da intraprendere in materia di Rifiuti, Acqua ed Energia,
Perché azioni concrete: le proposte che si intendono sviluppare, sono state elaborate secondo un criterio preciso, che è quello di un ragionevole impiego delle non ingenti risorse economiche pubbliche, che si intendono amministrare secondo la logica del buon padre di famiglia, dando perciò priorità, agli investimenti meno onerosi, che, consentono un ritorno monetario a breve e medio termine (dai t3 a 5 anni) da poter reinvenstire nello sviluppo delle altre idee progettuali.
RIFIUTI: DA PROBLEMATICA AD OPPORTUNITA’
Implementazione ad una strategia integrata di gestione che si basi su : Prevenzione, Riutilizzo , riciclo, recupero energia, e come ultima tappa lo smaltimento in discarica. In relazione le azioni da mettere in atto riguardano: la costituzione di Isole Ecologiche dove il cittadino conferisce il rifiuto pre- differenziato in casa, e carica la carta magnetica di cui è stato dotato per recuperare punti che gli consentono di ottenere degli sgravi sul pagamento della TIA (Tariffa di igiene ambientale) non più TARSU, che cambia il sistema di pagamento, non più incentrato sulla superficie occupata, ma sul quantitativo di rifiuti effettivamente proposti. Quindi la gestione si completa con l’impiego di una tecnologia nuova Thor circa il trattamento meccanico, sviluppata dal CNR, che consente di recuperare CDR (combustibile derivato rifiuti) con alto potere calorifico che si traduce in quantitativi cospicui di energia prodotta.
Pertanto 1 tonn di CDR x 1800kw/h x 0,096 euro kw/h genera un valore di euro 172,80. Considerando quindi, le 100.000 tonn di RSU/prod. annua comune, che, generano 30% di CDR avremo un valore di euro 5.184.000 da produzione di energia elettrica prodotta dalla combustione del CDR, se lo stesso fosse impiegato per tale scopo. Completa il ciclo l’impianto di compostaggio.
Traducendo in cifre i dati riportati, mediamente l’RSU prodotto genera ha un valore di 46,40 euro /tonn. A questo, va aggiunto il valore del compost che si può ottenere da scarti organici (39% del RSU che hanno una resa 40% ) per un valore complessivo di 49,67 euro/tonn. Pertanto, considerando la produzione media pro-capite di rifiuti, 210.000 abitanti X 482 kg/ab/anno x 0,0496 euro/kg = euro 5.027.597 annui valore che rappresenta il Capitale generato dalla sola differenziata che potrebbe entrare nelle casse comunali!!!!
LA RISORSA CHE VIENE DAL CIELO
Tra i sistemi in grado di offrire un immediato contributo alla soluzione dei problemi dello spreco, della penuria e dei crescenti costi dell’approvvigionamento idrico vi sono sicuramente quelli basati sul recupero e riciclaggio delle acque di falda e meteoriche, attraverso: La costituzione di bacini artificiali per il recupero delle acque reflue depurate, idonee alla irrigazione; La costituzione di bacini artificiali per lo stoccaggio delle acque potabili, tramite l’intercetta delle sorgenti naturali; Il recupero delle acque meteoriche, tramite sistemi di intercetto poste sul tetto dei fabbricati. L’acqua così depurata stoccata in bacini artificiali costruiti all’uopo, può essere venduta dalla stessa P.A. ad un prezzo inferiore all’attuale costo di 0,82 euro/litro dell’acqua potabile.
Ipotizzando un prezzo di 0,30 euro/litro l’equivalente prodotto al giorno consentirebbe un entrata di euro 2.160.000 /anno! (30.000 mc acqua che giornalmente arriva ai depuratori x 0,30 x 8 mesi). Oltre l’osservazione del quantitativo di acqua delle fiumare, che si perde a mare, è stata misurata la portata media delle fontane pubbliche del comprensorio comunale. Il dato è davvero sorprendente, sprechiamo considerando solo la portata delle fontane pubbliche, 0,18 litri medi al secondo. Tradotto, significa intercettare a monte il quantitativo corrispondente a circa 600 metri cubi/giornalieri, corrispondente al quantitativo che consumano 40 condomini di 15 famiglie composte mediamente da 4 persone. Si intuisce chiaramente l’importanza di migliorare la captazione di queste ingenti quantità! L’importanza di tali interventi si evince anche in funzione di un altro fattore di rischio che queste quantità di acqua, precipitate talvolta con alte intensità comportano, ovvero: il dissesto idrogeologico.
All’uopo prendiamo in considerazione gli effetti dell’urbanizzazione sul rischio idraulico: per la minore infiltrazione delle acque meteoriche nel sottosuolo e per i contemporanei diffusi prelievi di acqua di falda, si produce una modifica nel bilancio idrologico delle acque superficiali e sotterranee; per la maggiore impermeabilizzazione e per la maggiore velocità dei deflussi superficiali, durante le piogge, aumentano le portate idrauliche consegnate ai ricettori, aggravando quindi i problemi connessi al controllo delle masse di acqua che fuoriescono dalle condutture non idonee a sopportare tali quantitativi;
DAL SOLE LA NOSTRA CRESCITA
Con questo punto del nostro progetto, ci si pone l’obiettivo di ridurre la dipendenza dai prodotti petroliferi, definendo le condizioni idonee allo sviluppo di un sistema che dia priorità alle fonti rinnovabili ed al risparmio energetico come mezzi per una maggior tutela ambientale, per rafforzare la competitività del sistema produttivo, per introdurre innovazioni tecnologiche e soprattutto contenere la spesa energetica. Quanto prefisso (risparmio complessivo di energia elettrica di circa il 30%), si concretizza nella realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici pubblici di proprietà comunale, su elementi di arredo urbano, nonché, per l’alimentazione di impianti produttivi (depuratori e sistemi di rilancio acqua depurata).
20 impianti di 20Kw/h silicio policristallino: Costo totale opera 1.400.000 euro con finanziam al 20% 1.120.000 Produzione tot annua 520.000 kw/h tradotti in termini economici 34 centesimi di euro (9 per prod. energia 25 incentivo) = euro 176.800 . 20 impianti di 20Kw/h silicio amorfo: Costo totale opera 1.000.000 euro con finanziam al 20% 800.000 Produzione tot annua 280.000 kw/h tradotti in termini economici 34 centesimi di euro (9 per prod. energia 25 incentivo) = euro 95.200
CONCLUDENDO
Ogni fine esercizio finanziario, l’Amministrazione Comunale, potrebbe disporre di somme attualmente non capitalizzate per circa 12.500.000 euro. Un vero e proprio tesoretto per promuovere servizi di qualità per il progresso della città.
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