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I Giovani Comunisti non possono che concordare con quanto espresso, con una nota, dal Segretario dei Giovani Democratici sulla necessità di cambiamento alla Mediterranea, in vista del prossimo appuntamento dell’8 giugno.
Questa data deve rappresentare il punto di partenza per il rilancio e il rinnovamento del nostro Ateneo, opzione oggi più che mai necessaria, a seguito dell’incombente ddl Gelmini, che pone la nostra Università all’interno della black list degli atenei.
Una figura nuova ed autorevole, capace di comprendere le istanze e le ambizioni delle migliaia di studenti, ed in grado di intercettare le domande del mercato, che interpreti l’ateneo come un volano per lo sviluppo del territorio. Questo è ciò che ogni studente della Mediterranea dovrebbe chiedere e formulare da qui alla data dell’elezione del Rettore.
Il nuovo Magnifico Rettore, insomma, non dovrà solo essere in grado di reperire le dovute risorse per il normale mantenimento dell’ateneo, ma dovrà innescare quel giusto connubio tra Università, Città e istituzioni locali, al fine di creare l’interscambio tra le figure di studente-professionista e amministrazione, ponendo il nostro eccellente polo scientifico a disposizione dell’intero territorio.
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