Giordano: la logica dello scaricabarile

dissesto idrogeologico

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Periodicamente e con l’arrivo delle prime piogge  il nostro territorio va incontro a devastazioni che confermano  una  fragilità  strutturale , si ripetono le solite litanie sulla necessità di  fondi adeguati per combattere il dissesto idrogeologico, ma poi scopri,in realtà, che  le risorse assegnate alla Calabria ci sono ma si rischia di perderli perché non impegnate. Il consigliere regionale del Partito Democratico Giuseppe Giordano ritorna su un tema che lo ha visto in prima linea in questa consiliatura.  Ricordo, sottolinea l’esponente democratico, le numerose interrogazioni presentate , le richieste di audizioni degli organismi  competenti in commissione consiliare, le preoccupazioni manifestate in ordine alla lentezza dell’iter burocratico per  l’utilizzo delle risorse governative già stanziate e che rischiavano di andare irrimediabilmente perdute.
In questo scenario assistiamo ad un rimbalzo di responsabilità con  il Commissario governativo per la mitigazione del dissesto idrogeologico della Calabria che lamenta i ritardi degli enti locali rispetto alla esecutività dei progetti, la vicepresidente Stasi che attacca a sua volta il Commissario per le sue inefficienze e  proprio recentemente, conscia delle conseguenze che si potranno verificare, lancia un appello al governo perché il fondo di 220 milioni di euro  a rischio perdita venga rifinanziato . Tutti colpevoli, rimarca Giordano, nessun colpevole ,con un gioco stucchevole che non porta da nessuna parte. Nessuno nega le responsabilità del Commissario Percolla ma basta ciò per assolvere un governo regionale che è rimasto indifferente alla questione per anni risultando l’Accordo di Programma sottoscritto nel lontano 2010 con la previsione di  un numero di 185 interventi . Solo alla fine della legislatura, evidenzia il consigliere regionale, vi è stata una timida reazione della Giunta laddove ,alle prime avvisaglie, sarebbe stato più consono istituire un tavolo tecnico   per sopperire alle carenze che man mano emergevano. Invece ad oggi ci ritroviamo operativi solo cinque cantieri e in tal senso condivido  la richiesta di rifinanziare il fondo,anzi  sarebbe opportuno implementarlo stante i punti critici sul territorio regionale , ma mi domando, conclude Giordano, con  quale autorevolezza l’attuale governo regionale può avanzare tale proposta  a fronte di un immobilismo manifestato negli anni. Ecco perché ritengo necessario che si volti pagina con un nuovo governo regionale e una nuova classe dirigente.

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Author: Maria1

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