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Sul piano nazionale il risultato del voto certifica, senza ombra di dubbio, il fallimento del sistema maggioritario bipolare e condanna il Paese alla ingovernabilità se è vero che non esce né una maggioranza precisa né un candidato premier, uniche prerogative del tanto decantato bipolarismo che poggia, in realtà, su numeri irrisori, tutti al di sotto del trenta per cento.
In Calabria, così come sul piano nazionale, le elezioni hanno suonato il de profundis all’attuale classe dirigente, specie quella presente, in misura maggiore o minore, dentro le istituzioni, per troppo tempo sorda dinanzi alle insistenti istanze di rinnovamento della società e dei cittadini.
Il dato che dovrebbe indurre i partiti e movimenti politici ad una severa riflessione (almeno così ci auguriamo), critica ed autocritica, è rappresentato dall’enorme massa di elettori che ha rifiutato ogni proposta avanzata dalle coalizioni politiche uscenti dal Parlamento e dal Governo delle Istituzioni.
Infatti, se consideriamo gli astenuti (36,85%), le schede bianche e nulle (5,97%) ed il voto di rottura dato al Movimento 5 Stelle (24,85%), prima forza alla Camera in Calabria, abbiamo la dura bocciatura ed il rifiuto, da parte della maggioranza assoluta dei calabresi (67,67%), del modo di agire e di proporsi di tutti i partiti.
La nostra scelta di andare in assoluta autonomia, certamente temeraria per le condizioni proibitive ed il clima pessimo “da ultima spiaggia” e di chiusura ad ogni dialogo in cui si sono svolte le elezioni, in presenza di un sistema elettorale vergognoso e truffaldino, ci ha visti schiacciati e penalizzati dalla polarizzazione del voto fra tre coalizioni e lo tsunami grillino.
I risultati momentanei del tutto insoddisfacenti, nonostante la proposta politica ineludibile di grande riforma della Costituzione, non ci spaventano e ci spingono a procedere sul nostro percorso che resta l’unico funzionale all’interesse del Paese.
Auspichiamo, perciò, che le forze politiche presenti in Parlamento, al di là degli interessi di bottega di cui gli italiani intendono farne a meno, manifestino un forte senso di responsabilità per dare all’Italia, nonostante la situazione di paralisi e stallo venutasi a determinare, un governo in grado di evitare comunque avventure al nostro Paese.
Intendiamo infine ringraziare i candidati e gli elettori, circa 10.000 fra Camera e Senato, dalla lista de i “Riformisti Italiani” presente per la prima volta al giudizio popolare, assicurando la prosecuzione di un impegno sul terreno delle riforme e della proposta politica in funzione della crescita civile, democratica e sociale della Calabria e dell’Italia.
Gianpaolo Catanzariti
Riformisti Italiani Calabria
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