Questo post é stato letto 41480 volte!
Basta! I commissari prefettizi del comune di Reggio Calabria non possono minimamente più pensare che i debiti prodotti da Peppe Scopelliti e compari siano pagati dai cittadini onesti. E’ quanto ha dichiarato Massimo Gallo, responsabile organizzativo del Partito dei Comunisti Italiani di Reggio Calabria e già consigliere della Delegazione Municipale di Archi, in merito al saldo della Tares che, con tanto di intimazione al pagamento in un paio di giorni e, addirittura, in alcuni casi, trovato nella cassetta della posta già scaduto, è un vero e proprio salasso, che colpisce in maniera indiscriminata contribuenti reggini e ammazza quel poco di economica locale che durante le festività natalizie allieva artigiani e commercianti già duramente colpiti dalla crisi.
Alla trovata del governo nazionale che ha ideato questo nuovo tributo, il comune di Reggio Calabria ha pensato bene di portare al massimo, ha continuato l’esponente del PdCI, l’aliquota non prevedendo, ad esempio, nessun tipo di detrazione per chi vive di una semplice pensione, è disoccupato o è monoreddito.
E’ una vergogna vera e propria. I commissari prefettizi devono formalmente dichiarare il dissesto al comune di Reggio Calabria così anche chi ci ha portato a questa situazione inizi ad aprire il portafoglio e paghi i debiti che ha prodotto.
Grazie alle malefatte di Scopelliti e Arena che hanno prosciugato le casse comunali e alla cervellotica scelta dei commissari prefettizi, Reggio Calabria batte un nuovo primato, ovviamente in negativo, ha continuato Massimo Gallo, e cioè è collocata tra le prime 5 città italiane dove alla fine dei conti si pagherà la più alta tariffa della Tares con un aumento di oltre il 120% rispetto alla vecchia Tarsu.
Al 120% di aumento, fa notare Gallo, di riflesso abbiamo un pessimo servizio di raccolta dei rifiuti che sommerge interi quartieri da Archi a Sbarre, passando per Arghillà e Pellaro e le altre periferie della città.
La Terna commissariale, ha concluso Massimo Gallo, si dimostri, almeno in questa occasione vicina ai cittadini di Reggio Calabria, e sospenda immediatamente, come del resto già fatto in qualche altro comune calabrese, il pagamento del saldo della Tares e dia mandato alla Reges di trovare le forme più idonee per tutelare, per intanto, le fasce più deboli prevedendo sgravi, agevolazioni, rateizzazioni e quant’altro possibile previsto dalla legge e anche da un minimo di buon senso.
Questo post é stato letto 41480 volte!