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La convenzione nazionale di Pietrasanta del 17 e 18 marzo, quella che Gianfranco Fini ha voluto raccogliere sotto il motto di “sarà bellissima”, ispirandosi alle parole di Paolo Borsellino quando asseriva che la Sicilia sarebbe stata bellissima una volta debellata la mafia, ha avviato la fase due di Futuro e Libertà.
Fini ha illustrato i progetti e le strategie perché FLI diventi, più che un Partito, una grande alleanza popolare che si ponga al centro della politica e si proietti verso la Terza Repubblica.
Su un argomento le parole del leader futurista sono state chiare e non hanno lasciato dubbi o spazio per interpretazioni “il berlusconismo è stato archiviato e non abbiamo nessuna intenzione di intrecciare di nuovo le nostre strade con il PdL”.
Ho accolto con entusiasmo queste ultime affermazioni di Gianfranco Fini perché hanno ulteriormente corroborato la mia convinzione che l’azione politica che ho condotto in Calabria, nella qualità di Coordinatore Regionale di FLI, era ed è nella giusta direzione.
Non ho avuto mai nessun tentennamento di fronte alla determinazione di evitare che potessero intrecciarsi le strade di FLI con quelle del PdL ed ora che ho ascoltato direttamente dalla voce del nostro leader nazionale la stessa risolutezza, e con me tanti altri militanti calabresi sia presenti a Pietrasanta che rimasti a casa a seguire i lavori della convenzione di FLI, sento di potere affermare con forza che nessuno, nelle cinque province calabresi e, in particolare, in quella di Catanzaro, è autorizzato ad assumere iniziative contrarie alla linea politica da me dettata che, ribadisco, è il progetto del Terzo Polo e di un’area moderata.
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