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“A pochi giorni dai tragici sbarchi sulle coste calabresi arriva la notizia di altri tre morti in mare e solo questa notte si è invece conclusa l’odissea di altri 74 uomini, fra questi uno in gravissime condizioni di salute.
Nonostante si sia data grande enfasi alla sostituzione dell’ operazione italiana Mare Nostrum con l’ operazione europea “Triton”, l’Italia rimane una delle principali destinazioni dei flussi e su di essa gravano la maggior parte degli oneri di soccorso e di accoglienza. Le leggi del mare impongono alle nostre navi di soccorrere chiunque si trovi in difficoltà.
L’Unione Europea e gli Stati membri che si affacciano sul Mediterraneo non possono più rimandare il contrasto fermo ad ogni forma di connivenza. Bisogna agire alla fonte cooperando per un miglior scambio di informazioni che permettano di individuare strumenti idonei a contrastare il traffico di esseri umani, tutelare i diritti fondamentali e garantire i paesi maggiormente sottoposti alla pressione dei flussi”.
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